Vertenza Polizia Municipale, gli assessori Cioni e Nencini: "Massima disponibilità al confronto con i sindacati, ma su alcuni punti fermi non si torna indietro"
Massima disponibilità al confronto con i sindacati ma con alcuni punti fermi su cui non si può tornare indietro. E' questa la posizione dell'Amministrazione comunale in merito alla vertenza aperta con la Rsu della Polizia Municipale e precisata dall'assessore alla sicurezza e vivibilità urbana Graziano Cioni e dall'assessore all'organizzazione Riccardo Nencini. "Pensiamo sia arrivato il momento di spiegare la posizione dell'Amministrazione in vista della prossima assemblea dei lavoratori della Polizia Municipale fissata per giovedì prossimo anche alla luce della bozza con le proposte che abbiamo inviato ai sindacati sulle quali ancora non abbiamo avuto nessuna risposta hanno spiegato i due assessori -. Confermiamo quindi la disponibilità al più ampio confronto sul tema della sicurezza nello svolgimento dei servizi, questione al centro della vertenza, con una premessa fondamentale: la figura dell'agente di Polizia Municipale è precisata dalla normativa e da questa non possiamo prescindere né per l'organizzazione né per le funzioni svolte". La norma di riferimento è la legge-quadro sull'ordinamento della Polizia Municipale del 7 marzo 1986 che all'articolo 5 recita "il personale che svolge servizio di polizia municipale, nell'ambito territoriale dell'ente di appartenenza e nei limiti delle proprie attribuzioni, esercita anche funzioni di polizia giudiziaria, rivestendo a tal fine la qualifica di agente di polizia giudiziaria, riferita agli operatori, o di ufficiale di polizia giudiziaria, riferita ai responsabili del servizio o del corpo e agli addetti al coordinamento e al controllo ai sensi dell'articolo 221, terzo comma, del codice di procedura penale; e servizio di polizia stradale, ai senso dell'articolo 137 del Testo unico delle norme sulla circolazione
..; e funzioni ausiliarie di pubblica sicurezza ai sensi dell'articolo 3 della presente legge
.."."E' quindi la legge che risponde alla domanda su cosa deve fare la Polizia Municipale ha aggiunto Nencini -. Alla luce di questo punto fermo, siamo disponibili al più ampio confronto sulla questione della sicurezza nello svolgimento dei servizi, posta dai sindacati al centro della vertenza. Siamo disponibili ad effettuare tutte le verifiche del caso, ad individuare procedure per la minimizzazione del rischio, con un unico paletto irremovibile: l'idea di sicurezza non può essere in contrasto con le funzioni dell'agente di Polizia Municipale che, per loro natura, non possono essere totalmente avulse da situazioni di potenziale rischio". L'assessore Nencini ha poi citato qualche esempio, come quello del servizio anti abusivismo: "I sindacati ci hanno chiesto che le pattuglie siamo composte da tre agenti: una richiesta che non sono abbiamo accolto, ma siamo andati oltre indicando come soglia minima la presenza di tre agenti che possono diventare anche di più sulla base della valutazione del rischio effettuata dal comando. Il nostro orientamento è appunto quello di calibrare la quantità di personale sulla base della valutazione del rischio potenziale effettuata per ogni singolo intervento. E se questa valutazione è tale da prevedere una degenerazione in situazione di ordine pubblico o criminalità, allora scatta la richiesta dell'intervento delle forze dell'ordine".Un altro paletto su cui l'Amministrazione non è disposta a recedere dalle sue posizione è quello relativo ai controlli agli accessi della ztl notturna. "Siamo convinti che l'intervento migliore in questo caso come in molti altri casi sia quello preventivo, ovvero un'operazione di filtraggio agli accessi della zona a traffico limitato ha spiegato l'assessore Cioni . E questo anche per la sicurezza stessa degli agenti al lavoro, come hanno dimostrato i recenti episodi avvenuti in alcune città italiane e che hanno visto i vigili urbani presi di mira da decine e decine di automobilisti infuriati per le contravvenzioni. La proposta dei sindacati, ovvero i controlli da effettuarsi all'interno, si traduce in un intervento di sola repressione. Lo stesso regolamento di Polizia Municipale, recentemente approvato dalla giunta comunale e che adesso inizia il percorso di approfondimento e consultazione nelle sedi istituzionali e con la città, vede quale principio fondamentale proprio quello della prevenzione".Anche sulla questione della formazione, altro tema oggetto della vertenza, l'assessore Nencini ha confermato la disponibilità dell'Amministrazione a confrontarsi sul questo tema con l'obiettivo di apportare miglioramenti anche se ha precisato come "il personale della Polizia Municipale è sicuramente quello che è più impegnato da anni in un grande sforzo di formazione". Quindi un atteggiamento aperto al dialogo per chiudere la vertenza, ma senza dimenticare, come ha ribadito l'assessore Cioni che "i servizi di Polizia Municipale sono organizzati per rispondere alle esigenze dei cittadini. Nessuno vuole che i vigili si occupino di ordine pubblico o di lotta alla criminalità, ma quando si è presenti in divisa sul territorio non si può non intervenire in caso di flagranza di reato. Cercheremo di ridurre al minimo le situazioni di rischio, anche agendo maggiormente sul versante della prevenzione e intensificando la collaborazione e la sinergia con le altre forze dell'ordine. Ma questo non si può tradurre in una riduzione dei servizi organizzati per rispondere alle esigenze della popolazione" ha concluso l'assessore Cioni. (mf)