Bosi e Pieri (FI-Pdl): «La commissione cultura approva e fa propria la mozione per la riabilitazione di Dante Alighieri»

La commissione cultura, presieduta da Dario Nardella, ha approvato nella seduta di ieri, facendola propria, la mozione presentata dai consiglieri Enrico Bosi e Massimo Pieri (FI-Pdl) «per promuovere la piena riabilitazione di Dante Alighieri».«Ieri – hanno spiegato Bosi e Pieri - è stata anche esaminata l'altra nostra mozione per la concessione del Fiorino d'Oro al conte Pieralvise Serego Alighieri. Gli altri componenti della commissione ci hanno chiesto la presentazione di un curriculum vitae e di eventuale altro materiale riguardante la famiglia Alighieri».«Siamo molto soddisfatti – hanno concluso - per la disponibilità del presidente Nardella e degli altri consiglieri presenti ad avviare i primi adempimenti per la completa riabilitazione del Sommo Poeta». (fn)Questo il testo della mozione.MOZIONEOggetto: invitano il Sindaco a promuovere una piena riabilitazione pubblica di Dante Alighieri revocandone formalmente la condanna inflitta nel 1302.Proponenti: Massimo Pieri, Enrico BosiI sottoscritti Consiglieri Comunali,ricordato che il sommo poeta Dante Alighieri, a cui Firenze ha dato i nobili natali, è stato esiliato dalla sua città nell'anno 1302 iniziando un doloroso pellegrinaggio tra varie località dell'Italia del Centro-Nord che si è concluso solo con la morte avvenuta nel 1321 a Ravenna;preso atto dell'esigenza che emerge dalla sua grandiosa opera di denunciare le motivazioni che lo hanno ingiustamente portato all'esilio con l'auspicio della nascita di una società ordinata giusta e pacifica condotta da un'illuminata guida spirituale e politica;considerato che a distanza di 687 anni dalla morte, non è stata assunta alcuna iniziativa finalizzata ad ottenere una piena e formale riabilitazione della figura del grande poeta ed a revocare il suo esilio, nonostante nel 1966 sia stato indetto un accademico "processo di Dante", a cui partecipò anche Piero Bargellini, che, a fronte di una copiosa documentazione storico letteraria, si sarebbe concluso con una sentenza di assoluzione nella basilica di San Francesco in Arezzo;ritenuto che la città di Firenze, riconoscente per l'immensa opera lasciata ai posteri debba al suo insigne concittadino una completa riabilitazione a fronte dei gravi torti subitiINVITANO IL SINDACOA revocare formalmente il bando con cui Dante Alighieri venne cacciato da Firenze nel marzo del 1302, condanna emessa in contumacia che, a causa del mancato rientro in città per discolparsi delle accuse, fu commutata in sentenza di condanna all'esecuzione della pena capitale;A promuovere una piena riabilitazione pubblica del grande poeta con un'iniziativa di grande rilievo culturale che dia lustro a Firenze coinvolgendo anche la città di Ravenna dove Dante morì esule.Enrico BosiMassimo PieriFirenze, 7 maggio 2008