Seminario sulla sicurezza urbana, l'assessore Cioni: "Un'occasione importante di confronto con altre città. Necessario fare fronte comune per chiedere strumenti più incisivi"

"Un'occasione importante per fare il punto con altre città sulle problematiche legate alla sicurezza urbana e sugli interventi messi in campo dalle varie amministrazioni locali. E anche per avanzare un ragionamento su come unire le forze sia per individuare soluzioni comuni sia per fare un fronte unico per chiedere strumenti più incisivi al governo". E' quanto commenta l'assessore alla sicurezza e vivibilità urbana Graziano Cioni al termine del seminario su "Città e sicurezza" che si è svolto oggi a Palazzo Vecchio. Oltre all'assessore Cioni, erano presenti il sindaco di Livorno e presidente dell'Anci Toscana Alessandro Cosimi, il sindaco di Padova Flavio Zanonato, l'assessore alle politiche per la sicurezza di Bologna Libero Mancuso, l'assessore alla sicurezza di Lucca Elio Cappellini, il questore di Firenze Francesco Tagliente. E ancora rappresentanti delle associazioni di categoria, dei sindacati territoriali e dei sindacati di polizia, del consiglio degli stranieri del Comune di Firenze, l'Imam della comunità islamica Izzedin Elzir e il console onorario del Senegal a Firenze Eraldo Stefani."Nel mio intervento introduttivo ho sottolineato ancora una volta i due aspetti del tema sicurezza – ha spiegato l'assessore Cioni –: il primo legato all'ordine pubblico e alla criminalità di competenza dello Stato e delle forze dell'ordine; il secondo che riguarda il degrado, i comportamenti incivili e illegali senza però essere reati. Ebbene su questo fronte devono intervenire gli enti locali. E' questa la filosofia che è alla base del nuovo regolamento di Polizia Municipale in discussione". L'assessore Cioni ha poi ribadito come la lotta all'illegalità non si debba trasformare in una caccia allo straniero o all'immigrato. "Chi compie reati o viola le regole deve essere punito indipendentemente dalla nazionalità. E ovviamente su questo tema servono leggi nazionali". "Nell'incontro – ha aggiunto l'assessore Cioni – è poi emersa con forza la necessità per le amministrazioni locali di avere riferimento normativo unico, medesime regole che diano strumenti idonei a intervenire su queste tematiche. Non è pensabile che i comuni vadano avanti a colpi di ordinanze, sono indispensabili leggi regionali e nazionali che indichino le competenze e gli strumenti". A questo proposito l'assessore Cioni ha chiesto al presidente dell'Anci Toscana Cosimi di aprire un confronto con la Regione prima che la legge regionale in materia di sicurezza in via di definizione arrivi in consiglio regionale per la votazione."E' stata una discussione interessante – ha aggiunto Cosimi – che si è concentrata su due aspetti fondamentali: da un lato l'individuazione di uno strumento omologo che, affrontando le problematiche della sicurezza che si presentano nelle varie città, consenta di dare una risposta alle esigenze dei cittadini; dall'altro mantenere fermo l'ideale di una società coesa che dà risposte in termini di integrazione a chi rispetta le regole ma che punisce chi invece delinque, indipendentemente dalla nazionalità o dall'etnia. Il tutto – ha concluso Cosimi – mantenendosi all'interno della cultura umanistica italiana di tutela dei diritti". (mf)