Ciclo integrato rifiuti, Checcucci (AN-Pdl): «Il protocollo va rivisto nel merito e nei contenuti, oltre che nel metodo»

Questo il testo dell'intervento della consigliera Gaia checcucci (AN-Pdl):«La scelta di andare all'aggregazione fra le aziende Quadrifoglio, ASM, Publiambiente, CIS e Aer utilizzando la società "veicolo" HELIOS" attraverso un protocollo di accordo che la giunta non intenderebbe neanche porre all'attenzione del consiglio comunale, deve essere oggetto di una seria revisione nel merito e nei contenuti, oltre che nel metodo con il quale è stato redatto.In primis, si evidenzia che ai sensi dell'articolo 42 del testo unico degli enti locali il consiglio comunale è il livello istituzionale competente in materia di qualunque tipo di scelta che attenga alle partecipazioni societarie e relativi atti e addirittura a semplici convenzioni quale l'accordo in oggetto è riconducibile; quindi un qualunque atto che non sia di consiglio dovrà ritenersi nullo e pertanto privo di qualunque efficacia.Per quanto poi riguarda il merito dell'accordo, vi sono due profili da evidenziare.Il primo è di natura politica: si sceglie una strada con una delibera di giunta senza neanche aprire un confronto con l'assemblea almeno sul punto di arrivo di tale scelta. E' legittimo sapere qual è il disegno politico strategico in materia di rifiuti e discuterne nel merito? Occultare le fasi di un percorso dietro il pretesto di fantomatici protocolli di accordi non aiuta neanche l'amministrazione perché come l'esperienza insegna – vedi acqua – non mi sembra che la maggioranza in queste materie sia coesa e blindata.In secondo luogo, si rilevano aspetti di merito e scelte di percorso con tanto di richiami normativi alla legge regionale e alla legge nazionale molto approssimativi che lasciano intendere che si voglia dare la sensazione che questo percorso è giuridicamente ineccepibile, ma la realtà non è questa. Cosa deve fare questa società unica che dovrebbe venire fuori da questa società veicolo: è uno dei soggetti che parteciperà alla gara per costruire l'impianto e poi gestirlo? Oppure si pensa che lo potrà fare anche senza una gara? E sulla base di quali presupposti giuridici visto che nei rifiuti lo stesso correttivo maldestro di Pecoraro– correttivo che avrà comunque vita breve – non parla di affidamenti diretti per la gestione ma solo di procedure ad evidenza pubblica?Come evidente le questioni sono molte e delicatissime considerato che vi è l'urgenza di procedere ma anche quella di non sbagliare e rischiare di avviare un percorso che potrebbe avere la spada di damocle della non perfetta rispondenza alle previsioni di legge.Quindi, sia politicamente che giuridicamente occorre che sia fatta chiarezza e che quest'atto possa essere oggetto dell'analisi e della discussione in aula di consiglio comunale.Infine una breve considerazione su HELIOS.La Helios società consortile per azioni è una delle 17 partecipate di Quadrifoglio e precisamente al 50%. Il Valore nominale della partecipazione risulta di 500.000 e l'oggetto sociale della stessa è " progettazione, costruzione, e gestione reti e impianti per servizi energetico ambientali.Da sempre chiediamo la liquidazione di queste società partecipate che rappresentano un inutile appesantimento delle società del Comune senza, fra l'altro, che vi sia un ritorno in termini di benefici economici. Per giunta la Finanziaria prevede l'obbligo di dismissione di tutte le partecipazioni dei Comuni anche indirette (quale Helios e le altre 16 di Quadrifoglio sarebbero) qualora non vi sia il "perseguimento di finalità istituzionali", che, oggettivamente, in Helios non ravvediamo.Ad oggi non ci risulta alcun piano di dismissione; se c'è vorremmo esserne informati come consiglio comunale, ovvero come principale livello istituzionale competente in materia».(fn)