Cantiere ex Prestige, Pieri e Toccafondi (FI-Pdl): «Servono interventi, la stabilità della collina di Montughi è in pericolo»

Il recupero paesaggistico-ambientale della collina di Montughi e la messa in sicurezza del cantiere dell'ex Prestige, al Poggetto, sono gli argomenti al centro di due interrogazioni presentate dai consiglieri Massimo Pieri e Gabriele Toccafondi (FI-Pdl).«Nella zona prossima al cantiere – sottolineano i due esponenti del centrodestra – sono stati segnalati evidenti fenomeni di dissesto idrogeologico evidenziatesi nelle aree verdi di pertinenza degli edifici immediatamente prossimi al diaframma di contenimento a suo tempo realizzato dalla Prestige Poggetto, lesioni ad edifici prevalentemente di via Burci e via Bardelli, danni ingenti alla vicina Villa Lorenzi, che è un bene architettonico tutelato, con crepe, importanti fessurazioni alle volte, crollo del muro di cinta del giardino, sfondamento di una cisterna del ‘400»«I danni ambientali causati dall'interruzione delle falde acquifere e da insufficienti drenaggi del terreno – prosegue l'interrogazione - potrebbero aver determinato un pericoloso innalzamento della falda freatica con evidenti rischi di stabilità per tutta la collina e gli edifici che vi sono ubicati».«Come se non bastasse – scrivono Pieri e Toccafondi – attualmente la recinzione del cantiere, realizzata con una rete a maglie metalliche, presenta numerose interruzioni e piegature tali da consentirne facilmente il superamento per introdursi all'interno del cantiere, con il rischio di cadute nel vuoto per oltre 10 metri. Il cancello si può scavalcare facilmente e tutta l'area si trova in condizioni di completo abbandono e priva di controlli e pertanto costituisce un serio pericolo, specialmente per eventuali iniziative sconsiderate che potrebbero essere assunte da giovani per gioco». (fn)Queste le due interrogazioni:INTERROGAZIONEOggetto: interrogano il Sindaco in merito al recupero paesaggistico ambientale della collina di MontughiProponenti: Massimo Pieri, Gabriele ToccafondiI sottoscritti Consiglieri Comunali,ricordato che con ordinanza n.3590 del 19.06.1993 il Sindaco di Firenze annullò in via di autotutela le concessioni edilizie n.174 del 16.07.1990, n.79 del 22.04.1991 e n.159 del 28.06.1991 rilasciate alla società Prestige Poggetto Immobiliare srl per la realizzazione di un complesso immobiliare su un'area di sua proprietà sita in via Burci, località Il Poggetto, ricompressa all'interno di una lottizzazione convenzionata;considerato che i provvedimenti sopra richiamati trovavano origine nel contrasto tra il progetto concessionato e la disciplina del piano di lottizzazione nonché nell'accertamento di un rilevante incremento volumetrico realizzato nel corso dei lavori in assenza di titolo;visto che le controversie sono state portate in giudizio davanti agli organi giurisdizionali competenti e che il Consiglio di Stato ha raccomandato lo strumento dell'accordo procedimentale che la Giunta Comunale ha recepito con decisione del 5.10.2004, alle condizioni contenute nel decreto del Tribunale di Firenze n.6860/2004, che perseguiva una soluzione della vicenda ispirata al rispetto del superiore interesse pubblico;ricordata la delibera n. 36 del 5.06.2006 con la quale il Consiglio Comunale stabiliva gli indirizzi per la riprogrammazione urbanistica dell'area in oggetto, disciplinata da un apposito piano di recupero e connessa variante urbanistica;visto che in base ai criteri di carattere ambientale del suddetto provvedimento si stabilisce che "in considerazione delle modificazioni dell'assetto geologico ed idrogeologico determinatesi nell'area in oggetto della presente deliberazione in seguito all'intervento edilizio in narrativa, occorre che sia prevista la verifica preliminare delle condizioni geologiche ed idrogeologiche del sito nonché il monitoraggio delle stesse per un congruo periodo di tempo, superiore a quello necessario al completamento dell'intervento ammesso, e comunque fino a quando necessario";visto che in base ai criteri di carattere funzionale le funzioni ammissibili nell'area in oggetto dovranno essere prevalentemente residenziale, in continuità con il tessuto edificato preesistente e parcheggio, che i dimensionamenti delle funzioni non residenziali rispetto a quelle residenziali dovranno essere verificati sulla base di un attento studio della mobilità di area, che i parcheggi dovranno essere prioritariamente riservati ai residenti e alle attività economiche presenti nella zona;visto che in base ai criteri di carattere tipologico-insediativo del suddetto provvedimento si stabilisce che " l'intervento dovrà tendere alla costituzione di un tessuto edificato del tutto analogo a quello rilevabile nella zona all'interno della quale l'area ricade. A tal fine dovrà essere ipotizzata la ricostituzione di corpi di fabbrica distanziati tra i quali prevedere l'inserimento di aree a verde pubblico e privato, tali da configurare un luogo di aggregazione centrale ad uso pubblico";considerato che nella zona prossima al cantiere di via Burci sono stati segnalati evidenti fenomeni di dissesto idrogeologico evidenziatesi nelle aree verdi di pertinenza degli edifici immediatamente prossimi al diaframma di contenimento a suo tempo realizzato dalla Prestige Poggetto, lesioni ad edifici prevalentemente di via Burci e via Bardelli, danni ingenti alla vicina Villa Lorenzi – bene architettonico tutelato – con crepe, importanti fessurazioni alle volte, crollo del muro di cinta del giardino, sfondamento di una cisterna del ‘400;ricordato che i danni ambientali causati dall'interruzione delle falde acquifere e da insufficienti drenaggi del terreno potrebbero aver determinato un pericoloso innalzamento della falda freatica con evidenti rischi di stabilità per tutta la collina e gli edifici che vi sono ubicatiINTERROGANO IL SINDACO PER SAPERESe è stata effettuata un'attenta indagine idrogeologica sul dissesto in atto nell'area del cantiere della ex Prestige Poggetto e di tutta la collina di Montughi, al fine di verificare la stabilità del territorio e degli edifici presenti;Se viene effettuato un monitoraggio costante per verificare l'eventuale perdita di efficienza delle strutture drenanti e l'innalzamento delle falde freatiche al fine di disporre interventi di consolidamento necessari a garantire la sicurezza della zona;In caso affermativo, quali sono i risultati delle perizie e quali sono gli interventi necessari;A chi è attribuibile la responsabilità della mancata messa in sicurezza della collina su cui è sorto il cantiere;Se è stato definito il piano di recupero dell'area e se va nella direzione di un reinserimento del cantiere nel contesto paesaggistico-ambientale caratterizzato dalla collina di Montughi e dalla presenza di Villa Lorenzi, secondo un modello di utilizzo pubblico prioritario;Se sono state definite le volumetrie delle funzioni ammissibili.Massimo PieriGabriele ToccafondiINTERROGAZIONEOggetto: interroga il Sindaco in merito alla sicurezza del cantiere edilizio ex Prestige PoggettoProponenti: Massimo Pieri, Gabriele ToccafondiI sottoscritti Consiglieri Comunali,considerato che il cantiere edilizio ex Prestigi Poggetto è fermo da circa 15 anni a seguito dell'annullamento nel 1993 delle concessioni edilizie rilasciate alla società Prestige Poggetto Immobiliare srl per la realizzazione di un complesso immobiliare su un'area di sua proprietà sita in via Burci, località Il Poggetto;visto che attualmente la recinzione del cantiere realizzata con una rete a maglie metalliche presenta numerose interruzioni e piegature tali da consentirne facilmente il superamento per introdursi all'interno del cantiere, con il rischio di cadute nel vuoto per oltre 10 metri;rilevato che anche il cancello si può scavalcare facilmente e che tutta l'area versa in condizioni di completo abbandono e priva di controlli e che pertanto costituisce un serio pericolo, specialmente per eventuali iniziative sconsiderate che potrebbero essere assunte da giovani per giocoINTERROGANO IL SINDACO PER SAPERESe è a conoscenza delle condizioni precarie in cui si trova la recinzione del cantiere con il concreto rischio di gravi incidenti;Chi è responsabile della sicurezza del cantiere abbandonato e dei possibili danni alle persone che potrebbero derivare da un incauto superamento dei varchi;Se intende promuovere una messa in sicurezza dell'area in questione anche in considerazione del fatto che il cantiere sorge in zona abitata, immediatamente a ridosso di edifici residenziali.Massimo PieriGabriele ToccafondiFirenze, 22 maggio 2008