Decreto che abolisce l'Ici sulla prima casa, l'assessore Albini: "Servono certezze sui tempi dei rimborsi per i Comuni"

"Non entro nel merito della scelta politica, ma servono certezze, che a oggi non abbiamo, su quando ci saranno rimborsati gli introiti previsti per giugno". Lo afferma l'assessore alle risorse finanziarie Tea Albini all'indomani dell'emanazione del decreto del governo che abolisce l'Ici sulla prima casa (con l'esclusione delle categorie catastali A/1, A/8 e A/9)."L'Ici è una imposta esosa – ha aggiunto l'assessore Albini – ma rappresenta una fonte di entrata indispensabile per tutti Comuni, sia amministrati dal centrosinistra che dal centrodestra. Dall'Ici sulla prima casa il Comune di Firenze ricava circa 50 milioni di euro l'anno, a fronte di 145 milioni complessivi. Queste risorse alimentano il bilancio di parte corrente per pagare stipendi, contratti di servizio, fornitori, utenze. Già la Legge Finanziaria del governo Prodi aveva previsto una detrazione, ma era stato definito che i rimborsi avvenissero in due tranche: una il 16 giugno e una il 16 dicembre. Il decreto emanato ieri conferma il rimborso, ma non ci dice quando. Di fatto a metà giugno non avremo a disposizione circa 23 milioni, derivanti dalla prima rata di acconto. Per questo valuteremo assieme agli uffici le modalità per far fronte agli impegni già assunti".Oltre alla tempistica l'assessore Albini fa rilevare che nel decreto non si tiene conto dell'aspetto legato alla "dinamicità": "Il decreto stabilisce che negli anni 2008, 2009 e 2010 la cifra da rimborsare ai Comuni ammonta a 2 miliardi e mezzo annui. Senza prendere in considerazione lo sviluppo del patrimonio immobiliare che modificherebbe il gettito Ici per i Comuni".L'assessore Albini ha ricordato che per il Comune di Firenze la somma derivante dall'Ici per l'abitazione principale ammonta a 42.100.000 euro (oltre a 5 milioni relativi alle pertinenze) così ripartiti: per la categoria catastale A/2 (civile abitazione) 21.664.660 euro, A/3 (civile abitazione più economica) 12.583.690, A/4 (alloggio popolare) 3.578.500 euro, A/5 (alloggi ultrapopolari) 968.300, A/6 (alloggi rurali) 12.630 euro, A/7 (villini) 3.292.220 euro.Il decreto che abolisce l'Ici sulla prima casa potrebbe creare qualche problema per coloro che, attraverso il modello F24 legato alla dichiarazione dei redditi, ha già pagato l'acconto previsto per il mese di giugno. "Per queste persone – ha spiegato l'assessore Albini – verranno studiate le modalità per il rimborso". Nessun problema invece per l'invio dei bollettini per il pagamento, che ancora sono in giacenza presso le Poste Italiane e quindi non saranno spediti.(fd)