Piromane e ronde. Alessandri e Donzelli (AN-PDL): "Informarsi accuratamente prima di parlare dei temi delle sicurezza"

"Il consigliere di Forza Italia Jacopo Bianchi ha perso un'occasione per tacere. Preso dalla smania di raccogliere un po' di spazio sulla stampa cittadina, ha sparlato di un tema che evidentemente conosce poco. Pur apprezzando il suo solerte impegno quotidiano nei confronti di tutti i comitati spontanei, consigliamo a Bianchi di leggere molto ed informarsi meglio prima di affrontare temi come quelli della sicurezza che niente hanno a che vedere con la «sicurezza fai da te»".È la riposta dei consiglieri comunali di Alleanza Nazionale Stefano Alessandri e Giovanni Donzelli a Jacopo Bianchi, intervenuto sul tema della sicurezza."L'iniziativa di Azione Giovani, rilanciata da alcuni organi di stampa, rappresenta un contributo appassionato e civile, da parte di un gruppo di giovani, al dibattito cittadino sulla sicurezza – hanno proseguito Alessandri e Donzelli –. Decine di ragazzi e ragazze, armati esclusivamente di telefono cellulare che passeggiano per la città, pronti a segnalare alle forze dell'ordine eventuali reati, non rappresentano certo un pericolo per la democrazia e la convivenza cittadina ma sollecitano una partecipazione attiva dei cittadini ed una maggiore collaborazione con le forze di polizia. Dorma sonni tranquilli il consigliere Bianchi e non si scomponga se per una volta non riesce a cavalcare un malessere cittadino. La destra in Italia ha sempre rispettato e difeso il ruolo delle forze dell'ordine anche quando andava di moda tirare le molotov a chi indossava una divisa"."Tristi e fuori luogo anche le critiche arrivate da sinistra. Non accettiamo lezioni da chi, anche in questa città, ha sempre minimizzato o addirittura negato che vi fosse un problema di sicurezza per i cittadini; distinguendosi per incapacità politica ed immobilismo – concludono i due esponenti del centro destra –. Il presidente del Quartiere 4, Giuseppe D'Eugenio, pensi alle condizioni vergognose del campo rom del Poderaccio ed alle ricadute sul degrado nel Quartiere da lui presieduto. Se il modello di integrazione e vivibilità è quello prodotto al Poderaccio dal presidente del Quartiere 4, allora ben vengano le «rondìne»." (uc)