Circa 700 alunni alla scoperta della bellezza e dell'armonia nello "Stanzone" della Limonaia al Giardino di Boboli
Alla scoperta dell'armonia e della bellezza, in uno dei giardini più belli del mondo. Stamani nello "Stanzone" degli agrumi al Giardino di Boboli è stato presentato il progetto conclusivo dell'Officina delle meraviglie, che fa parte dei percorsi formativi delle Chiavi della Città, dove erano presenti l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri, il direttore del museo di Giardino di Boboli Alessandro Cecchi, gli alunni e Fiorenza Mariotti presidente dell'associazione culturale Teatro Laboratorio di Figure. Al progetto complessivo hanno partecipato 699 alunni: 279 della scuola dell'infanzia, 213 della primaria e 207 della secondaria di primo grado. Una importante novità del progetto è costituita dall'utenza a cui si rivolge: oltre alla fascia di età 5-6anni, è stato individuato un target di ragazzi più grandi di 11-13 anni."Il progetto nasce con l'intento di educare gli alunni ha sottolineato l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri alla "dimensione della bellezza" e orientarli verso una consapevolezza del proprio patrimonio artistico e culturale. Inoltre i ragazzi hanno potuto conoscere il lavoro eseguito per la cura del Giardino, la fatica, il tempo e i tempi del lavoro. Quindi un progetto che raccoglie diversi ambiti specifici di conoscenza: dal settore artistico e letterario a quello botanico e socioculturale".La mostra, che resterà aperta fino a sabato prossimo ed è aperta a tutta la cittadinanza, è suddivisa in sezioni che scaturiscono dalla complessità della ricchezza della tematica degli agrumi e dall'esperienza vissuta dai bambini e dai ragazzi che hanno partecipato al progetto Lo "stanzone" degli agrumi. Le tematiche affrontate sono: La limonaia, La collezione, La stanza dei frutti d'oro / parole / colori / poesia / "bizzarrie" (alcuni frutti degli agrumi si chiamano bizzarrie).In ogni sezione i lavori dei bambini e dei ragazzi, sono uniti dall'appartenenza a una tematica, e ogni scuola ha risposto in modo originale e diverso, intraprendendo percorsi di lavoro diversificati, quindi disegni, libri, plastici, poesie e dipinti.Gli approfondimenti di lavoro sono stati i seguenti: Per i bambini della Scuola dell'Infanzia e della prima classe di Scuola Primaria è stato intrapreso il progetto "La stanza dei frutti d'oro":Per i bambini, la Limonia del Giardino di Boboli, lo "Stanzone" per gli agrumi, per la quantità delle conche degli agrumi e la dimensione del luogo può rappresentare un assoluto luogo di meraviglia. I frutti d'oro, le arance e i limoni della loro esperienza quotidiana, saranno i frutti speciali, frutti di fiaba e da fiaba, per un percorso di tutti i sensi alla scoperta, per usare le parole di Montale, "de l'odore dei limoni e de i gialli dei limoni". Un luogo dove incantarsi fra le grandi conche degli agrumi, una sorta di labirinto fra i grandi vasi di terracotta, un luogo per un approccio mirato alla conoscenza del Giardino e del lavoro del Giardiniere.I ragazzi più grandi di quinta classe di Scuola Primaria, di prima e seconda classe di Scuola Secondaria hanno affrontato i temi del progetto "Il Giardino delle Esperidi". Per i ragazzi la Limonia del Giardino di Boboli, lo "Stanzone" per gli agrumi, può assurgere al luogo mitico del Giardino delle Esperidi.Arance e limoni, frutti così belli da essere consacrati agli inizi del Cinquecento dal Pontano nel poemetto De Hortis Hesperidum, come i pomi d'oro che Ercole raccolse, secondo il mito, nel meraviglioso giardino delle ninfe, racconteranno attraverso una storia lunga quanto l'umanità l'origine archetipica del giardino e il lungo e faticoso lavoro dell'uomo per "domesticare la natura"; introdurranno, con un percorso interdisciplinare, alla conoscenza del Giardino di Boboli, alle sue meraviglie e alla sua importanza nel contesto della Città di Firenze.Il progetto presentato stamani prosegue l'esperienza di conoscenza del Giardino di Boboli, nell'ottica di un mirato "consumo culturale" di un patrimonio storico, artistico, scientifico, attraverso la percezione dell'armonia e della bellezza, dimensione estetica necessaria per la comprensione della città in cui abitiamo e viviamo. In questo caso, i bambini e i ragazzi, ma anche i loro genitori, hanno potuto ammirare un luogo di meraviglia per la sua struttura architettonica, per la collezione di agrumi che accoglie nei mesi freddi, per la tangibile dimensione della cura e del lavoro, necessari per mantenere intatto la bellezza del Giardino di Boboli. (pc)SE3GUE FOTO TORRINI