Nuovo regolamento di polizia municipale, il sindaco Domenici: "Uno strumento per favorire la convivenza e far rispettare le regole. No a logiche proibizioniste, sì al decoro urbano"

"L'obiettivo fondamentale del nuovo regolamento è quello di avere a disposizione della Polizia Municipale, dell'Amministrazione e quindi della città e dei cittadini, uno strumento per favorire una migliore convivenza nella nostra città, fornendo gli strumenti per far rispettare le regole e per dire no al degrado, sì al decoro urbano e ambientale". Sono le parole del sindaco Domenici, durante la presentazione della bozza del nuovo regolamento di Polizia Municipale avvenuta stamani in Palazzo Vecchio con l'assessore alla sicurezza e vivibilità urbana Graziano Cioni e il comandante Alessandro Bartolini. "Qui non si tratta di introdurre norme ‘repressive' o comunque di andare in direzione di una logica proibizionista nella gestione della città – ha precisato il sindaco -. Si tratta invece di capire che nelle città di oggi bisogna tenere comportamenti che non arrechino danni alle persone e non siano fonte di turbativa sociale, partendo dal presupposto che tutto deve avvenire all'interno di un sistema generale condiviso di doveri e diritti di cittadinanza. Che vanno dalla Costituzione italiana al regolamento di polizia municipale. Questo è il punto fondamentale. Si parte del tema convivenza per arrivare all'obiettivo cittadinanza". Domenici ha ribadito che oggi "si devono fare i conti i conti con una convivenza che nelle nostre città è quantitativamente e qualitativamente diversa, abissalmente distante da quella degli anni in cui fu concepito il regolamento finora in vigore", ovvero il 1932. "La convivenza è il problema fondamentale delle città di oggi, poiché noi viviamo in sede locale problematiche che sono di carattere epocale e globale: questo rende più difficile il nostro intervento, e richiede armonizzazione fra strumenti di intervento generale e locale".Il sindaco ha auspicato che ora si apra un ampio dibattito sulla proposta presentata stamani, che dopo la discussione e l'approvazione in giunta passerà all'esame del consiglio comunale. Un dibattito quindi "sia in sede istituzionale, sia in rapporto diretto con la città, con le sue espressioni associative e organizzate coinvolte direttamente o indirettamente nell'attuazione e nel rispetto del regolamento. Mi auguro che susciti dibattito, confronto e interventi che possano approfondire alcuni aspetti". Domenici ha inoltre ricordato che il 19 luglio scorso, alla firma del Patto per Firenze sulla sicurezza dell'area metropolitana con l'allora ministro Amato, i Comuni firmatari avevamo espressamente assunto l'impegno di rivedere i regolamenti di polizia municipale: "possiamo dire di aver fatto un lavoro importante - ha precisato il sindaco - poichè in meno di un anno abbiamo mantenuto quell'impegno. Anche per questo voglio ringraziare l'assessore Cioni, il comandante Bartolini, la vicecomandante Verrusio e tutto il gruppo di lavoro che ha portato a questo risultato".Domenici ha infine confermato che giovedì 15 maggio, in qualità di presidente dell'Anci, incontrerà il neoministro dell'Interno Maroni proprio per discutere di sicurezza. "La mia opinione è quella di ripartire dalle proposte contenute nel ‘pacchetto sicurezza', per la parte che riguarda specificamente la sicurezza urbana, già da noi discusso con il ministro Amato. Non è che si tratta di limitarci a questo, tuttavia ritengo che allora si fosse fatto un buon lavoro. E il problema non sta tanto nella bontà delle misure, ma nel fatto che le contraddizioni politiche all'interno del governo Prodi resero impossibile l'approvazione del ‘pacchetto'". "Vedremo poi – ha concluso Domenici - se per le nuove norme si farà un decreto legge o un disegno di legge: mi pare di capire che si va verso la prima ipotesi, verso la quale non siamo certo contrari. Tant'è che anche con il governo Prodi sostenemmo la possibilità di fare un decreto legge per la parte del ‘pacchetto'sulla parte che riguardava le norme sulla sicurezza urbana. Cercheremo comunque di capire meglio come collaborare con il nuovo governo e con il ministro Maroni. C'è un dibattito molto aperto nel paese su questi temi: da parte nostra c'è la massima disponibilità per arrivare insieme a proposte concrete e innovative". (ag)