Baruzzi, Malavolti, Pieri, Soldani e Varrasi: «Contingentamento dei voli all'aeroporto di Peretola e riduzione dell'orario di agibilità dello scalo»

«Contingentamento dei voli all'aeroporto "Vespucci" di Peretola e riduzione dell'orario di agibilità dello scalo». E' quanto chiedono Giovanni Varrasi (Verdi), Anna Soldani, Daniele Baruzzi e Gregorio Malavolti (Sinistra Democratica), Leonardo Pieri (Rifondazione Comunista) che sulla questione hanno presentato due distinte mozioni.«Siamo per la modernità – hanno sottolineato i cinque esponenti della Sinistra Arcobaleno – e non per una visione municipalistica di stampo medievale che qualche esponente politico rivende per ultramoderna».«Attualmente – si sottolinea nelle due mozioni – i voli si sono intensificati, gli aerei sono diventati più grandi e rumorosi, il "sentiero di avvicinamento" dei velivoli si è abbassato. A volte, per i frequenti ritardi notturni, per i residenti della zona rimangono solo cinque ore scarse di silenzio. Una situazione, questa, ben al di fuori, dei limiti imposti dalla legge. Come se non bastasse il nuovo orario estivo prevede dieci voli giornalieri in più rispetto all'orario invernale e cinque-sette voli in più rispetto al 2007».«Di fronte a tale scenario – hanno spiegato Baruzzi, Malavolti e Varrasi – la politica di sinistra si preoccupa di conciliare le esigenze dell'impresa-aeroporto e degli utenti con quella delle decine di migliaia di cittadini che vedono profondamente peggiorata la qualità della loro vita. In tal senso questo tipo di sinistra sa dire i suoi sì e i suoi no con grande chiarezza e con rispetto per il sistema aeroportuale toscano dove il ruolo dello scalo di Pisa deve essere privilegiato.Chi vuole limitare correttamente lo sviluppo del "Vespucci" e non prevede grandi investimenti sul trasporto ferroviario tra Firenze e Pisa, raddoppiando eventualmente le linee, non svolge un ruolo politico responsabile perché autorizza in maniera illegittima un mercato selvaggio, centrato sul capoluogo toscano».«Questo è il nostro iniziale contributo al programma elettorale del centrosinistra – ha dichiarato Varrasi – dove risulta evidente un'attenzione particolare al rapporto tra impresa, territorio e cittadini. Il primato della politica e del bene comune, al quale la sinistra intende dare un contributo, consiste nel governare le strategie delle imprese e non essere costretti a subirle. In questo senso le posizioni del Presidente della Provincia Matteo Renzi, che sposa tesi ultrasviluppiste fuori da ogni contesto programmatico e di sistema, si collocano sul versante opposto rispetto a quelle da noi dichiarate».«Le nostre proposte – hanno concluso Baruzzi, Malavolti, Pieri, Soldani e Varrasi – sono dunque di richiedere al Governo e alla Regione Toscana il potenziamento dei collegamenti ferroviari con Pisa, prevedendo anche il raddoppio dei binari esistenti e a dare concreta attuazione al protocollo di intesa tra i sindaci di Firenze e Bologna prevedendo forme di raccordo stretto tra il Vespucci e lo scalo bolognese. Quanto a Peretola chiediamo anzitutto che si arrivi al contingentamento dei voli, come all'aeroporto romano di Ciampino, con modalità idonee alle proporzioni ridotte del nostro scalo che non si può permettere più di 70-80 voli complessivi al giorno. Infine chiediamo di ridurre l'orario di agibilità, dall'attuale 6.30-23 ad un più consono 7.00-22.00». (fn)Queste le due mozioni:Mozione: sistema aeroportuale Firenze-Pisa-BolognaProponente: Gregorio Malavolti. Gianni Varrasi, Daniele Baruzzi, Leonardo Pieri, Luca Pettini,IL CONSIGLIO COMUNALE DI FIRENZECONSIDERATOche l'aeroporto A. Vespucci negli ultimi anni si è molto sviluppato quanto a numero di passeggeri trasportati, grazie anche all'utilizzo da parte delle compagnie di trasporto aereo di velivoli più capienti;che a questo ha corrisposto un preoccupante aumento dell'impatto acustico dell'aeroporto stesso;che gli aeroporti di Pisa e di Bologna nel corso degli ultimi anni si sono sviluppati quanto a numero di voli ed a numero di passeggeri;che il Presidente della Provincia è tornato a riproporre l'ipotesi di costruire per l'aeroporto A. Vespucci una nuova pista parallela all'autostradaRITENUTOche un'ipotesi di pista parallela all'autostrada, inevitabilmente (per le normative vigenti) bidirezionale, finirebbe per spostare il problema dell'impatto acustico dell'aeroporto sugli abitati di Sesto, Firenze Nova, Novoli;altresì fondamentale riportare l'impatto acustico dell'aeroporto A. Vespucci entro i limiti previsti dei 60dB dalle vigenti normative;invece prioritario sviluppare quegli scali che hanno maggiori potenzialità geografico/morfologiche;CONSIDERATOChe con l'alta velocità ferroviaria Firenze sarà collegata in 35 minuti con Bologna;che il Comune di Firenze ha stipulato un protocollo d'intesa con il Comune di Bologna che prevede "un'alleanza strategica per lo sviluppo economico, strutturale e culturale" tra le due città;Che Firenze è collegata con l'aeroporto di Pisa attraverso collegamenti ferroviari scarsi e lenti che impiegano 88 minuti per una distanza di 80 Km, e che il mezzo attualmente più utilizzato per i collegamenti tra Firenze e l'aeroporto di Pisa sono i servizi di autolinee che percorrono la Fi-Pi-Li;IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTAA richiedere al governo ed alla Regione Toscana il potenziamento dei collegamenti ferroviari con Pisa prevedendo anche il raddoppio dei binari esistenti;A rafforzare il coordinamento tra gli scali di Firenze e Pisa;A dare concreta attuazione al protocollo prevedendo forme di raccordo stretto tra gli scali di Firenze e BolognaA riferire al Consiglio in merito ai provvedimenti adottati entro 30 (trenta) giorni dall'approvazione del presente atto.Tipologia: MozioneProponenti: Consiglieri Giovanni Varrasi (Verdi), Anna Soldani (S.D.), Gregorio Malavolti (S.D.), Daniele Baruzzi (S.D.) Leonardo Pieri (R.C.), Luca Pettini (P.d.C.I.)Oggetto: Inquinamento acustico e ambientale causato dall'aeroporto Amerigo VespucciFirenze, 12/05/2008APPURATO che dalla riapertura dell'aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze, un paio di anni fa (primavera 2006), non solo i voli si sono intensificati ma, in seguito all'allungamento della pista, adesso i velivoli in atterraggio sono più grandi e ovviamente più rumorosi di prima, il loro sentiero di avvicinamento più basso e il rumore che ne deriva esponenzialmente fastidioso;VERIFICATO che i frequenti ritardi notturni protraggono l'orario di atterraggio dei velivoli sino anche le due della notte, considerando che il primo decollo è alle 6,30 del mattino, a volte rimangono cinque ore scarse di silenzio (fuori dai limiti riservati dalla legge per le sette ore di rispetto, ex DPR n. 496 11/12/1997);SAPUTO che l'Arpat ha svolto finora solo parziali riscontri, limitati sia tecnicamente che territorialmente e venuti a conoscenza che presso il polo scientifico di Navacchio si sono messe a punto tecnologie di rilevazione molto più efficienti ed attendibili;CONSIDERATO che i risultati resi noti mostrano comunque, in zone decisamente non attigue all'aeroporto, dati talmente vicini al superamento di detti limiti che basterebbero un paio di aerei in più al giorno per superarli, sforamento che invece si verifica, pesante e reiterato, nel centri abitati di Quaracchi, Brozzi e Peretola dove, da anni, ogni limite di rumore possibile è stato oltrepassato e dove la gente sta raggiungendo il limite di sopportazione;CONSIDERATO altresì che insistono sul territorio limitrofo all'aeroporto Vespucci anche zone residenziali finanche di seconda classe, la classe successiva (in termine di diritto al silenzio) a quella delle zone con ospedali e case di riposo, in quanto zone collinari a vocazione agricola e turistica;RICORDATO che in questi anni vi sono stati alcuni incidenti, piccoli o grandi, tra i quali quello del 1997 nel quale un Atr-42 della compagnia Air Littoral uscì di pista invadendo l'autostrada e causando la morte del pilota; sulla scorta di questa tragedia si mise in moto la macchina per l'ampliamento della pista volto ad elevare la soglia di sicurezza, soglia oggi di nuovo abbassata dall'accresciuta capienza e potenza degli aeromobili;PRESO ATTO che le previsioni di ulteriore espansione dell'aeroporto, con tutto l'impatto ambientale che questo comporta, vengono portate avanti da ADF con la più completa mancanza di confronto, nonostante le centinaia di lettere di protesta di privati, enti, associazioni e agriturismi;SAPUTO che con il nuovo orario estivo sono previsti 70 voli in più alla settimana, dato che allarma considerando il numero già elevato di voli durante il periodo invernale, e che significa una media di dieci voli in più giornalieri rispetto all'orario invernale e circa dai cinque ai sette in più al giorno rispetto all'orario estivo dell'anno scorso, arrivando ad una media di oltre 120 atterraggi giornalieri senza contare tutti gli atterraggi dei velivoli privati, più ovviamente i decolli;TENUTO CONTO che, rispetto ai superamenti di livelli di zonizzazione acustica, l'effettivo impatto acustico causato dal passaggio di un velivolo sull'abitato limitrofo può arrivare sino a 100 dB(A) quando, in un'area prevalentemente residenziale di II classe, i valori limite di immissione sonora Leq in dB(A) sono di 55 in fascia diurna (06.00-22.00) e di 45 in fascia notturna (22.00-06.00), e comunque, anche in quella di intensa attività umana, la IV, non possono mai superare i 65 dB(A) diurni e i 55 notturni, ex DPCM 14/11/1997;CONSIDERATA la fretta con la quale è stato deciso il posizionamento del nuovo radar, occorre rilevare che un cambiamento dell'orientamento magnetico della pista minimo di 2 o 3 gradi, conservando la stessa attuale lunghezza, potrebbe permettere che il sentiero di avvicinamento anziché avvenire come ora su una zona abitativa e collinare (Montecastello 280 m.) avvenga, ad esempio, sulla non lontana zona industriale pianeggiante nei pressi di Montelupo nelle vicinanze della superstrada;RICORDATO che nelle Assemblee pubbliche del 29 novembre u.s. al Circolo Libertas di Quaracchi e poi del 29 febbraio alla S.M.S. di Peretola i rappresentanti del gruppo di lavoro, costituitosi nell'UTOE3 per intervenire sulle problematiche ambientali e territoriali derivanti dall'attività dell'aeroporto Vespucci, si sono incontrati con tutti i gruppi politici di Palazzo Vecchio e con le Commissioni Consiliari Qualità urbana e Ambiente, ottenendo attenzione e condivisione;CHIEDIAMO AL SINDACOche solleciti ADF/ENAC/ENAV ad attuare immediatamente il sistema di monitoraggio acustico collegato alle tracce radar (impegno assicurato dello stesso Ministro dei trasporti) come elemento per valutare innanzitutto l'effettiva possibilità di rispettare il limite acustico dei 55 dB(A), che i rilievi ARPAT disponibili rivelano invece essere ripetutamente sforato;che venga accettata la richiesta dei cittadini di rendere pubblici sia il progetto di monitoraggio (posizione delle centraline, modalità di rilievo) sia i risultati ottenuti;che si attivi nei confronti dell'Assessorato alla Sanità della Regione Toscana e dell'Agenzia Regionale di Sanità affinché sia approfondito analiticamente lo stato complessivo di salute del territorio (gravato come è noto da criticità ambientali-sanitarie, già rilevate da precedenti analisi, connesse allo stato di congestione complessiva e disordine urbanistico dell'area), in rapporto anche agli standard di salute e di qualità della vita della popolazione residente;che sia esaminato anche attraverso l'Assessorati all'Ambiente del Comune, della Provincia e della Regione il più generale problema della sostenibilità, in termini di sicurezza e di equilibrio ambientale, di una infrastruttura sviluppatasi con evidenti forzature in una collocazione che tutti riconoscono impropria;che si provveda a studiare se e a quali condizioni e limiti (numero dei voli giornalieri, tipologia d'aerei, orari, rotte) lo scalo Amerigo Vespucci possa rendersi realmente compatibile con la salute dei cittadini e le notevoli evoluzioni del territorio su cui insiste;che, in via prioritaria, si attui da parte dell'Amministrazione comunale di Firenze quanto già sperimentato all'aeroporto di Ciampino su iniziativa del relativo Comune, ovvero una contingentazione dei movimenti aerei (a Ciampino è stato deciso un tetto di circa 100 movimenti, 50 decolli e 50 atterraggi), idonea alle proporzioni ridotte del Vespucci (70/80 voli complessivi), ed infine ridurre l'orario di agibilità dall'attuale 06.30-23.00 (per giunta sforato dai frequenti ritardi) ad un più consono al riposo 07.00-22.00.