Soldani (SD): «Sicurezza, libertà e democrazia»

Questo il testo dell'intervento di Anna Soldani, capogruppo Sinistra Democratica:«La sicurezza è un bene primario ed inalienabile per tutti i cittadini, come la libertà e la democrazia e nessuno di tali beni deve prevalere a discapito di ciascuno degli altri due.Questo è un principio irrinunciabile a cui si deve ispirare l'azione di ogni politico al di sopra di tutti i possibili steccati ideologici.Tutti gli amministratori pubblici, eletti con il voto dei cittadini, debbo possedere in massima misura il dono dell'equilibrio e conseguentemente debbono agire senza farsi sommergere da ondate emotive di qualsiasi tipo e tempestivamente ma non in fretta, pessima consigliera che può portare ad errori materiali, quali confondere la legge regionale n. 12 del 3 aprile 2006 – che tratta delle Norme in materia di polizia comunale e provinciale – con la legge regionale n. 10 del 17 marzo 2006 che tratta degli Interventi a favore degli allevatori in relazione alla rimozione e alla distruzione degli animali morti in azienda – come è accaduto nell'ordine del giorno presentato da FI ed AN lunedì 5 maggio u.s.Su di un problema così importante, ma la metodologia vale anche per tutti problemi, occorre porsi le seguenti domande:1. Quale è la natura del problema2.Chi deve fare e che cosa deve fareNel nostro caso, per quanto riguarda il primo punto, definiremmo la sicurezza come la condizione per cui ogni cittadino possa girare tranquillamente per le strade della sua città, di giorno e di notte, senza trasalire incontrando un altro essere umano o sentendo un passo dietro di sé e che, quando è in casa, se sente cigolare una porta o sbattere una finestra, pensi solamente " si è alzato il vento".Per quanto riguarda il secondo punto occorre a nostro giudizio evitare che si creino confusioni e sovrapposizioni di ruoli, di compiti e di competenze.Attualmente abbiamo almeno tre organismi che si occupano della sicurezza: la Polizia Municipale, la Polizia di Stato e l'Arma dei Carabinieri.Mentre per quanto riguardano le competenze di queste ultime il nostro compito si può solamente limitare a raccomandare alle istituzioni competenti di definirne gli ambiti di intervento onde evitare le sopracitate sovrapposizioni, per quanto riguarda la Polizia Municipale è nostro dovere disegnarne le competenze, l'organizzazione e tutelare la sua immagine nei confronti dei cittadini.L'affermazione che abbiamo sentito in Consiglio Comunale che "i vigili urbani sono visti dai cittadini esclusivamente come gabellieri che elevano le contravvenzioni" è pura demagogia denigratoria nei loro confronti.Anche se apparentemente i loro compiti sono rimasti inalterati rispetto a quelli previsti dal regolamento degli anni '30, nell'ambito di ciascuno è enormemente cresciuto l'impegno, basti pensare agli innumerevoli interventi giornalieri che i vigili urbani sono obbligati ad effettuare a causa degli incidenti stradali.Sicuramente, in funzione delle mutate condizioni sociali, dello sviluppo urbanistico della città di Firenze e della mutata composizione etnica dei suoi abitanti, occorre rivedere non solo il Regolamento di Polizia Municipale ma anche la sua organizzazione, operazione d'investimento che avrà un costo nettamente inferiore ai benefici che ne deriveranno alla comunità.Come ha proposto il consigliere Varrasi occorrerà istituirea) nuclei specifici, opportunamente formati, di rapporto con il territorio ed i suoi abitanti, con una capacità di continuo movimento,b) gruppi specializzati per le attività di controllo e di repressione con strumenti idonei al compito,c) nuclei di protezione ambientale, dotandoli di organico consistente,d) gruppi indirizzati al miglioramento della qualità urbana ed al rispetto delle norme che disciplinano il traffico e la sosta,e) nuclei di polizia annonaria per contrastare l'aumento indiscriminato dei prezzi dei genri di consumo.In questa ottica siamo favorevoli alla istituzione della figura del Vigile di quartiere, anzi alla creazione di presidi di Polizia Municipale in ogni quartiere.Il Vigile di quartiere dovrà avere il compito di girare per le strade e controllare tutti gli aspetti della vita dello stesso, dalla sicurezza, al degrado ed alle condizioni manutentive delle strade, e di segnalare alle varie strutture competenti le anomalie più o meno gravi e richiedere conseguentemente il loro intervento.La sua divisa dovrà diventare il simbolo visibile dell'Amministrazione Comunale a cui ciascun cittadino possa rivolgersi con fiducia per esporre i propri problemi.La Polizia Municipale non deve diventare un organismo parallelo e/o sostitutivo della Polizia di Stato e dell'Arma dei Carabinieri istituzioni con le quali l'Amministrazione Comunale tramite le sue figure istituzionali, segnatamente il Sindaco, dovrà creare vincoli sempre più stretti di collaborazione.Essendo la prevenzione e la protezione dai rischi professionali di tutti i cittadini, qualsiasi attività essi svolgano, un problema che ci sta sommamente a cuore, se per svolgere i compiti sopra esposti, ai fini della tutela dell'incolumità personale dei Vigili Urbani , si renderà necessaria l'individuazione e la conseguente adozione dei presidi difensivi, di cui all'art. 6 della legge regionale n. 12 del 3 aprile 2006, nonché la disciplina generale delle loro modalità di impiego e assegnazione, con previsione di specifico addestramento al loro uso, non abbiamo alcuna preclusione a discuterne, ascoltando specialmente il parere e le motivazioni dei diretti interessati.Siamo certi che, attuando quanto sopra, il cittadino, si sentirà più tutelato e protetto in ogni aspetto della vita sociale dall'Amministrazione che ha liberamente scelto».(fn)