Bosi (Fi-Pdl): «Errori macroscopici nel depliant sulla Sala Rossa di Palazzo Vecchio»
«Errori macroscopici nel depliant sulla Sala Rossa di Palazzo Vecchio». E' quanto denuncia, in una interrogazione, il consigliere Enrico Bosi (FI-Pdl) che chiede anche «la sostituzione del nastro con i colori della bandiera della pace che chiude la pergamena da consegnare agli sposi con il precedente nastro dorato o con un nastro recante i simboli della fiorentinità».«Nel settembre 2004 scrive l'esponente dell'opposizione - ho presentato un'interrogazione sullo stato della "Sala Rossa", a seguito della quale sono stati effettuati, in modo peraltro apprezzabile, i lavori di restauro dei mobili, delle suppellettili, della moquette e di quant'altro necessitava di un urgente intervento per ridare maggiore dignità e decoro ai locali. La "pergamena" che viene consegnata agli sposi è, pur in mancanza di una disposizione al riguardo, chiusa da un nastro con i colori della cosiddetta "bandiera della pace", in sostituzione di quello originariamente utilizzato».Secondo Bosi è «inopportuno l'utilizzo di un nastro che non richiama neppure le tradizioni storiche e la simbologia della nostra città, provvedono di volta in volta a togliere il nastro multicolore» ma è invece «lodevole l'iniziativa di distribuire ai partecipanti alle cerimonie nuziali un depliant contenente notizie storiche su Palazzo Vecchio, sull'origine, la denominazione e l'arredamento della Sala Rossa».«Purtroppo sottolinea il consigliere di Forza Italia - nel testo del depliant figurano alcuni macroscopici errori quali: l'erronea dicitura "Dopo l'Unità d'Italia quando nel 1860 Firenze fu capitale del regno (dal 1860 al 1865)" in quanto l'Unità d'Italia, pur compiutasi realmente il 20 settembre 1870, è fatta convenzionalmente risalire al 17 marzo 1861 (proclamazione del Regno d'Italia) e Firenze fu Capitale del regno dal 1865 al 1870; il Re d'Italia, al tempo di Firenze Capitale, non è Vittorio Emanuele III ma Vittorio Emanuele II».In particolare Bosi vuole conoscere «i motivi della sostituzione dell'originario nastro di chiusura della pergamena consegnata agli sposi»; «chi ha predisposto il depliant sulla Sala Rossa, con quale provvedimento è stato attribuito l'incarico al consulente storico citato nel depliant e qual è l'importo di detto incarico» e «si se ritiene opportuno disporre il ritiro del depliant e la sua immediata sostituzione con un'edizione debitamente corretta». (fn)Questo il testo dell'interrogazione:INTERROGAZIONEOggetto: per avere informazioni in merito alle modalità di celebrazione dei matrimoni civili nella "Sala Rossa" di Palazzo Vecchio.Proponente: BOSI (F.I.- PDL)Premesso che dall'inizio della legislatura in corso, in qualità di Consigliere Comunale e delegato del Sindaco, celebro saltuariamente i matrimoni civili in Palazzo Vecchio;Ricordato come nel settembre 2004 ho presentato un'interrogazione sullo stato manutentivo della "Sala Rossa", dove si celebrano i predetti matrimoni, a seguito della quale sono stati effettuati, in modo peraltro apprezzabile, i lavori di restauro dei mobili, delle suppellettili, della moquette e di quant'altro necessitava di un urgente intervento per ridare maggiore dignità e decoro ai locali;Preso atto che la "pergamena" che viene consegnata agli sposi è, pur in mancanza di una disposizione al riguardo, chiusa da un nastro con i colori della cd. "bandiera della pace", in sostituzione di quello originariamente utilizzato;Richiamata la circostanza che il sottoscritto ed altri consiglieri officianti, giudicando inopportuno l'utilizzo di un nastro che non richiama neppure le tradizioni storiche e la simbologia della nostra città, provvedono di volta in volta a togliere il nastro multicolore;Giudicata lodevole l'iniziativa di distribuire ai partecipanti alle cerimonie nuziali un depliant contenente notizie storiche su Palazzo Vecchio, sull'origine, la denominazione e l'arredamento della Sala Rossa;«Constatato purtroppo che nel testo del depliant figurano alcuni macroscopici errori quali:L'erronea dicitura "Dopo l'Unità d'Italia quando nel 1860 Firenze fu capitale del regno (dal 1860 al 1865)" in quanto l'Unità d'Italia, pur compiutasi realmente il 20 settembre 1870, è fatta convenzionalmente risalire al 17 marzo 1861 (proclamazione del Regno d'Italia) e Firenze fu Capitale del regno dal 1865 al 1870;il Re d'Italia, al tempo di Firenze Capitale, non è Vittorio Emanuele III ma Vittorio Emanuele IIInterroga il Sindaco per sapereI motivi della sostituzione dell'originario nastro di chiusura della pergamena consegnata agli sposi, chiedendo contestualmente la sua sostituzione con un nastro tricolore, o con il precedente nastro dorato o con un nastro recante i simboli della fiorentinità;Chi ha predisposto il depliant sulla Sala Rossa, con quale provvedimento è stato attribuito l'incarico al consulente storico citato nel depliant e qual è l'importo di detto incarico;se ritiene opportuno disporre il ritiro del depliant e la sua immediata sostituzione con un'edizione debitamente corretta.