Cellai (An –Pdl): "Oggi abbiamo la prova che il Comune non vuole evitare gli ingressi abusivi in ztl"

"Oggi abbiamo la prova che l'amministrazione comunale non vuole evitare gli ingressi abusivi in Ztl perché non vuole i display elettronici in prossimità delle porte telematiche". E' quanto ha dichiarato il consigliere di Alleanza Nazionale – Pdl Jacopo Cellai."E' quanto emerge con chiarezza- ha proseguito Cellai - dal documento sullo stato di attuazione della mozione che invita il sindaco a promuovere l'installazione di display elettronici a ridosso delle porte telematiche con una chiara dicitura del tipo 'solo autorizzati/libero' con segnaletica abbinata rosso/verde che permetta con chiarezza al guidatore di sapere se può o meno entrare nella ZTL, sull'esempio del Comune di Roma"."La mozione – ha aggiunto il consigliere -, proposta dal sottoscritto e fatta propria dalla VI commissione, è stata approvata dal consiglio comunale con una larga maggioranza nello scorso gennaio. Si tratta di piccoli display elettronici più visibili dei normali cartelli che indicano la Ztl e che consentono agli automobilisti di rendersi conto in anticipo ed a grande distanza della presenza del varco telematico e pertanto di evitare di commettere infrazioni, se non autorizzati. Durante la discussione in aula nessuna voce si è levata in merito a problematiche che potevano emergere circa l'installazione dei display. Adesso scopriamo nel documento firmato dall'assessore Matulli che esistono una serie di ostacoli per l'attuazione dell'atto. Ostacoli che fanno a dir poco sorridere e che riporto fedelmente: 'L'accensione della segnaletica dovrebbe comunque seguire l'orario di divieto e non l'attivazione effettiva del controllo elettronico: in caso, ad esempio, di spegnimento della porta per manutenzione per uno o più giorni, il messaggio varco non attivo o più semplicemente la segnalazione visiva spenta porterebbe sicuramente a dei transiti abusivi non essendo più sufficiente, al momento, la sola segnaletica di divieto'."Il display in realtà - ha evidenziato Cellai - non va a sostituire la normale cartellonistica presente a ridosso delle porte, ma semplicemente a indicare visibilmente la funzionalità del varco telematico. In caso di display spenti l'automobilista si riferirà ai cartelli ordinari. E comunque data l'esigua limitatezza dei tempi di manutenzione di una porta non sarebbe sufficiente collocare un vigile urbano all'ingresso della stessa nel periodo di manutenzione?. Nel documento si evidenzia inoltre che ‘Il guasto improvviso della segnaletica visiva aggiuntiva porterebbe alla nascita di un contenzioso in caso di transiti abusivi: l'automobilista potrebbe ricorrere contro la sanzione se si consolidasse nel tempo l'equazione "luce accesa" = divieto, "luce spenta"= possibilità di transito'. Mamma mia. Quante volte – si domanda ancora il consigliere di An - potrà accadere una situazione del genere? I display non sono forse costantemente monitorati circa il loro funzionamento come le porte? Perdere la riscossione di qualche decina o anche centinaia di multe è così grave per le casse del Comune ?". E ancora riportando le frasi del documento: in caso di messaggio si porrebbe il problema della lingua: il solo italiano non andrebbe incontro alla recenti richieste dei maggiori Consolati della nostra città di una maggiore informazione ai varchi. Sarebbe così necessario un pannello con tecnologia più sofisticata in multilingue'.Siamo alla follia. Nemmeno un mese dopo l'approvazione dei display elettronici il consiglio comunale ha approvato un'altra mozione, relativa ai display, con la quale si impegna il sindaco a "promuovere l'utilizzo di messaggi alternati in italiano ed in inglese nei display elettronici informativi che verranno installati in corrispondenza delle porte telematiche già attive e delle 9 porte di prossima attivazione. Come si fa a porre il problema delle scritte solo in italiano quando il consiglio comunale ha già deliberato per scritte alternate in italiano e in inglese?Proseguendo nella lettura del documento si spiega che con ‘l'aggiunta di segnaletica, per di più non riconosciuta dal Codice della Strada, andrebbe a scontrarsi con le indicazioni fornite dal Ministero di Trasporti in fase autorizzativa dei varchi che richiede l'apposizione di specifica segnaletica, utilizzando solo cartelli e pittogrammi riconosciuti dalla norma Europea, eliminando tutte le indicazioni "superflue" soprattutto in forma scritta'. "Ora – prosegue Cellai -, se non sono riconosciuti dal Codice della Strada, come mai questi display sono presenti ed utilizzati già da tempo a Roma? E come si può sostenere che si tratta di indicazioni "superflue" quando risulterebbero decisamente più visibili dei cartelli ordinari, anche a lunga distanza? Il documento continua con le frasi: ‘Da non sottovalutare poi "l'inquinamento da cartellonistica" nel centro storico della città che andrebbe notevolmente aumentato con quel tipo di segnaletica di grande impatto visivo. Forse, non essendo previsto dal Codice della Strada, sarebbe necessario un nulla-osta da parte della locale Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici'."A quanto ammonterebbe quest'inquinamento – si chiede Cellai - ? Dove sono i dati oggettivi? Stiamo parlando di display di misura molto più ridotta di quelli che indicano i posti liberi nei parcheggi. E inoltre che significa "forse" sarebbe necessario un nulla-osta da parte della Soprintendenza? Ci vuole o non ci vuole? Davvero un display grande quanto un poster può deturpare il panorama? Riportando ancora le frasi del documento: ‘Un altro effetto negativo si avrebbe nei confronti di quei veicoli, soprattutto stranieri, che, pur potendo passare per recarsi presso un'attività ricettiva o un'autorimessa commerciale, esitino ad entrarvi recependo solo il messaggio "luminoso" di divieto di transito con maggiore timore per lo "scatto fotografico" e la conseguente sanzione. A tal proposito si potrebbe configurare uno scontro con le categorie economiche sopra riportate che per tutelare i propri interessi potrebbero, ricorrendo nelle sedi appropriate, chiedere al Comune l'apposizione della sola segnaletica autorizzata al Codice della Strada'."Ma cosa si sta dicendo – si chiede Cellai -? Ad oggi le auto non autorizzate al transito in un settore ztl che raggiungono un' autorimessa vengono inserite dalla stessa in lista bianca. Cosa cambierebbe con i display ? Ci vogliono dire che quei veicoli se leggono ( o forse non leggono !!! ) i cartelli entrano tranquillamente e se vedono un display no ? Lo scontro con le categorie è davvero una fantasia. Ed ora viene il meglio: ‘Se passasse questa decisione per così dire "garantista" nei confronti dei cittadini sulle porte telematiche, potrebbero nascere richieste del tutto simili anche per gli apparecchi autovelox (segnale che indica la presenza dell'apparecchio dentro il box) e dei sistemi fotored (attivato-non attivato) perdendo del tutto quell'effetto di rispetto delle regole nel conducente del veicolo per il timore di incorrere in sanzioni alla sola vista di queste apparecchiature elettroniche, che siano funzionanti o non. Il messaggio che deve arrivare ai cittadini è che la tecnologia avanzata serve a tutelare la salute pubblica (anche con la "minaccia" di sanzioni) e non all'Amministrazione per fare "cassa"'. Sono senza parole – sostiene Cellai -. La tecnologia avanzata serve a tutelare la salute pubblica. E i display a cosa servirebbero, se non a questo. Se non ad indicare chiaramente la funzionalità o meno delle porte evitando ingressi abusivi, ancora oggi prodotti molto spesso da una segnaletica ordinaria poco visibile che non consente all'automobilista non autorizzato di evitare l'errore. E poi che significa decisione garantista? L'automobilista non deve essere forse essere garantito nella possibilità di comportarsi correttamente ed evitare un'infrazione? Cosa c'entrano autovelox e fotored, quest'ultimo tra l'altro al centro di ben altri problemi di correttezza nei tempi semaforici? Come si fa a sostenere la perdita ‘del timore di incorrere in sanzioni alla sola vista di queste apparecchiature elettroniche, che siano funzionanti o non' ? Ma le porte servono per evitare i transiti abusivi, per la salute pubblica o per fare la scenografia di un film dell'orrore incutendo paura ai suoi protagonisti, gli automobilisti ignari o confusi. Siamo forse in un ‘regime di porte telematiche'?"Meglio usare l'ironia – ha concluso Cellai -. Ma viene da piangere. Per la miseria di un consiglio comunale che vota atti che gli assessorati e gli uffici competenti neppure conoscono o di cui ignorano la volontà democraticamente espressa. L'abbiamo sempre detto che le porte telematiche sono principalmente un'operazione di cassa. La pochezza e l'infondatezza di questo documento contro i display elettronici né è la prova". (fd)