Il presidente Cruccolini incontra le organizzazioni sindacali della polizia penitenziaria

Completamento dell'organico della polizia penitenziaria operante negli istituti toscani. Stanziamento dei fondi necessari per mettere a norma le strutture penitenziarie e gli ambienti in cui opera la polizia. Piani di intervento per l'edilizia agevolata e condizioni migliori per l'accesso ai mutui che consentano agli agenti, in gran parte provenienti da regioni del Sud Italia, di ricongiungersi con i parenti. Queste alcune richieste e rivendicazioni alla base dello stato di agitazione proclamato dal 28 di marzo dai nove sindacati toscani della polizia penitenziaria (Si.na.p.pe, Cgil – Fp, Fsa –Cnpp, Cisl, Sa.p.pe, Uspp, O.s.a.p.p, Uil –Pa, Cisl-Fp) che questa mattina in Palazzo Vecchio hanno incontrato il presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini.«Oggi hanno trovato spazio le ragioni della protesta della polizia penitenziaria – ha spiegato il presidente Cruccolini - poiché crediamo che la sede comunale debba essere il luogo della voce di tutti i cittadini a cui è nostro compito dare ascolto. Una sorta di ‘Comune aperto' – ha proseguito Cruccolini -, un luogo aperto alle sollecitazioni e rivendicazioni dei cittadini nei confronti sia dell'amministrazione che di altri interlocutori».«Le organizzazioni sindacali qui presenti - ha evidenziato il presidente del consiglio comunale - si sono rivolte a noi alla luce degli storici rapporti che questa amministrazione ha con gli istituti penitenziari e della sensibilità per le varie problematiche e difficoltà a essi connesse. Un'attenzione che ci ha permesso più volte di stimolare piani di discussione a livello locale e regionale».«Sarà nostro compito - ha concluso Cruccolini - portare queste istanze all'attenzione del consiglio comunale e promuovere un incontro sia con l'assessore comunale all'urbanistica Biagi per concordare interventi di edilizia agevolata, che con quello regionale alla sanità Rossi per riservare spazi ai detenuti negli ospedali. Cercheremo inoltre di stimolare i parlamentari appena eletti a farsi carico di queste problematiche e intervenire al più presto per migliorare le condizioni di vita all'interno degli istituti penitenziari». (fn)