Stella (FI): «Tavolo istituzionale per tutelare i lavoratori di Banca Toscana»
«Tavolo istituzionale per tutelare i lavoratori di Banca Toscana». E' la proposta avanzata da Marco Stella (Forza Italia-PDL).«L'integrazione tra Monte dei Paschi di Siena, del quale l'istituto di credito fiorentino fa parte dal 1985, e Banca Toscana ha spiegato l' esponente del centrodestra, che è anche vicepresidente della commissione sviluppo economico - comporterà la dismissione di almeno 100 sportelli verosimilmente in gran parte nel territorio fiorentino. Ma Banca Toscana svolge un ruolo fondamentale nella nostra città, fin dalla sua nascita, nel 1904. Le problematiche che nascono da fusioni di questo tipo sono sempre molto complesse e le istituzioni, nel rispetto del proprio ruolo e della libertà di impresa, devono seguire con attenzione la vicenda focalizzando il proprio impegno sulla tutela dei lavoratori. Tali scelte sono accompagnate da esuberi e licenziamenti e, nonostante le tutele e la disponibilità di Monte Paschi di Siena ad intervenire, dobbiamo vigilare che questa complessa operazione sia portata a termine senza traumi».«C'è subito una questione da affrontare - ha aggiunto Stella - che fine faranno i lavoratori che verranno assorbiti in Monte Paschi? Dobbiamo pretendere che i dipendenti continuino a lavorare nel territorio, nella provincia dove hanno svolto fino ad oggi il proprio lavoro, dove risiedono ed hanno famiglia, dove hanno acquistato la propria casa. E' poi necessario sapere cosa deciderà di fare Monte Paschi degli sportelli in esubero, a chi li venderà, cosa prevede il piano industriale della direzione generale. È vero, infine, che quest'ultima verrà smantellata e tutto sarà spostato a Siena?».«Inoltre - ha proseguito il consigliere di Forza Italia - dobbiamo porci il problema di quale sarà il rapporto del Monte Paschi con il territorio fiorentino e più in generale con il resto della regione. Banca Toscana è stata importante per la nostra città sia da un punto di vista imprenditoriale ed occupazionale, sia da un punto di vista di risorse. Grazie al contributo di questo istituto è stato possibile effettuare alcuni significativi restauri, come ad esempio "Le Maestà" di Cimabue, la cappella di Benozzo Bozzoli a Palazzo Medici Riccardi, il recupero del Museo Marino Marini. Sempre grazie a Banca Toscana è stato possibile portare nella nostra città grandi mostre come il 600 fiorentino o la rassegna su Donatello, senza contare i numerosi interventi effettuati sulle nostre piccole realtà; riusciremo ad avere da Monte Paschi lo stesso impegno sul territorio di Banca Toscana? Certamente abbiamo il diritto di chiedere gli stessi impegni se non qualcosa di più. Le carenze della politica non devono avere il sopravvento». (fn)