Relazione del difensore civico, Di Giorgi (PD): «Tema centrale il rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione»
«Una relazione vivace e ricca di sollecitazioni quella di Brasca: il tema centrale è il rapporto fra il cittadino e la pubblica amministrazione». Questo il giudizio della vicecapogruppo del gruppo democratico Rosa Maria Di Giorgi a proposito della relazione del difensore civico Alberto Brasca.«Quella del difensore civico ha proseguito Rosa Maria Di Giorgi - è una figura che può andare di pari passo con l'affermarsi di una cultura dei diritti del cittadino nei confronti della pubblica amministrazione. Non tutti sono consapevoli delle norme in essere e dei propri diritti e in questo senso il difensore civico può essere strumento utile di mediazione. La tracotanza di alcuni funzionari pubblici, il cattivo servizio erogato al cittadino e la violazione dei diritti riconosciuti di norme e regolamenti sono fattori comuni nelle nostre istituzioni. Il cittadino si sente solo e impotente».«Il difensore civico ha aggiunto la vicecapogruppo del Partito Democratico - in prospettiva dovrebbe sparire: una pubblica amministrazione trasparente, efficiente, veloce e affidabile, non avrà bisogno di essere sollecitata da questa figura per fare il proprio dovere. In realtà siamo ancora lontani da questo ha sottolineato Rosa Maria Di Giorgi - ma il percorso della "consapevolezza civica"è abbastanza avanzato e si può avere fiducia in un cambiamento anche connesso alla tanta pubblicizzata semplificazione amministrativa. Meno complesso è l'apparato normativo e regolamentare, meno margine di errore c'è da parte del cittadino e sempre meno spazio per l'interpretazione e per l'eventuale sopruso da parte della pubblica amministrazione. Alberto Brasca, per la sua sensibilità ed esperienza amministrativa, può essere la figura adatta per cogliere questi aspetti ed esercitare il ruolo istituzionale che gli è conferito con la necessaria serenità e vigilanza. Tutto ciò affinchè il ruolo del difensore civico non venga strumentalizzato per finalità politiche da comitati e gruppi di persone che devono trovare altre sedi per le loro legittime battaglie politiche contro gli indirizzi dell'amministrazione nei vari ambiti». (fn)