Domani nel Salone dei Cinquento di Palazzo Vecchio il convegno "Dalla morte della cellula alla vita dell'uomo"
I risultati della ricerca biotecnologica possono dare origine a brevetti trasferibili all'industria e quindi a prodotti d'impatto sulla salute dell'uomo.Di questo si parlerà domani giovedì 20 marzo nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio nel corso del convegno, organizzato dall'assessorato alle politiche sociosanitarie, dalla Società della Salute e dall'Università di Firenze, dal titolo "Dalla morte della cellula alla vita dell'uomo".Obiettivo dell'incontro mettere in luce il valore della ricerca di base non solo come incremento di conoscenze ma anche come impatto sociale per la salute dell'uomo. E quindi anche per far comprendere ai singoli cittadini e agli enti o altre realtà economiche l'importanza di finanziare la ricerca non soltanto per i benefici per la salute ma anche per le ricadute in termini di nuovi prodotti da immettere sul mercato. Ma il convegno si rivolge anche agli studenti delle scuole superiori e quelli dell'Università perché intuiscano come il fascino della ricerca scientifica possa validamente integrarsi con il suo impatto economico e sociale.Dopo l'intervento di apertura affidato all'assessore alle politiche sociosanitarie del Comune di Firenze, sarà la volta di Gianfranco Gensini pro-rettore per i rapporti con il Sistema Sanitario dell'Università di Firenze, di Germano Carganico direttore Generale della Toscana Life Sciences Foundation. L'intervento principale del convegno sarà quello di Sergio Capaccioli professore del dipartimento di patologia e oncologia sperimentali dell'Università di Firenze e di due dei suoi collaboratori (Martino Donnini e Laura Papucci) che illustreranno gli esiti delle loro ultime ricerche. Seguirà l'intervento del Giuseppe Carella, docente di Oftalmologia nell'Ospedale/Università San Raffaele di Milano, e del professor Lucio Luzzatto, oncologo di fama internazionale e Direttore Scientifico dell'Istituto Toscano Tumori. (mf)