Imprenditoria extracomunitaria e trasformazioni in atto nell'economia locale, domani al centro di un convegno in Palazzo Vecchio
In Toscana gli imprenditori extracomunitari sono circa il 10% del totale. A Firenze questi raggiungono abbondantemente la media regionale con un totale di 12.286. Fra questi, molti svolgono attività nel settore dell'edilizia e della produzione di articoli da viaggio, e un dato significativo riguarda il settore del commercio, in particolare quello dell'abbigliamento, mentre è ancora limitato il settore del turismo. Commercio e turismo vedono infatti a Firenze la presenza di circa 4mila imprese a guida extracomunitaria. Un ultimo dato significativo è la crescita delle imprese extracomunitarie in provincia di Firenze che sono passate da 6.762 nel 2000 a 12.286 nel 2006. Un'ultima curiosità riguarda l'imprenditoria al femminile, che è per la maggior parte cinese, nelle città di Firenze e Prato.Questi sono solo alcuni dati che verranno presentati e approfonditi domani, durante il convegno che si svolgerà domani in Sala Incontri alle 17 dal titolo "L'impresa a guida extracomunitaria a Firenze", organizzata dal Comune di Firenze e dalla Confesercenti di Firenze.Parteciperanno l'assessore all'accoglienza e integrazione, Fabio Picchi presidente della Confesercenti di Firenze. Francesco Ricci presidente della commissione consiliare immigrazione e lavoro, Eraldo Stefani console onorario del Senegal a Firenze e Izzedin Elzir presidente del comitato promotore per l'impresa ed il lavoratore straniero Confesercenti Firenze.Seguiranno poi gli interventi di Margherita Azzari professore di geografica applicata dell'Università di Firenze e Monica Meini professore di geografica della Facoltà di Economia dell'Università del Molise. Modera Gennaro Schettino caporedattore di Metropoli di Repubblica.Durante la presentazione del convegno Lapo Cantini della Confesercenti ha ricordato che è stato aperto di recente lo "Sportello stranieri", nato con lo scopo di fornire assistenza, consulenza e servizi alle imprese di datori extracomunitari.La struttura di rappresentanza è formata da un "Coordinamento dell'impresa non italiana" che è composto dal alcuni imprenditori e professionisti stranieri, il cui Presidente è Izzedin Elzir, che si interessa di intervenire a sostegno dell'impresa straniera in considerazione delle sue specificità e di rappresentarne necessità e bisogni.Le principali proposte avanzate dal Coordinamento sono: la creazione di un "fondo rischi" regionale, che intervenga a contenere le maggiori difficoltà d'accesso al credito dell'imprenditore non italiano; la creazione di un tavolo congiunto tra le amministrazioni locali, la Camera di Commercio e le associazioni di categoria per l'individuazione di politiche di sostegno e sviluppo specifiche per l'impresa straniera; iniziative che servano a controllare e monitorare gli affitti degli esercizi in determinate aree e la messa a punto di incentivi sotto forma di riduzione delle imposte e delle tariffe a base locale per i comportamenti virtuosi di locatari e conduttori.L'incontro di domani servirà quindi a fare il punto sulla situazione dell'imprenditoria straniera a Firenze e servirà a lanciare nuove proposte di integrazione e di inclusione sociale, partendo da una realtà circostante, che è quella di una società globale e multietnica. (pc)