La battaglia di Anghiari di Leonardo da Vinci/2, Il progetto di ricerca, le innovative tecniche diagnostiche: il lavoro del Comitato scientifico per portare alla luce il grande capolavoro

Da oggi il progetto di ricerca dell'affresco dipinto da Leonardo da Vinci si avvale della collaborazione della National Geographic Society che non solo offre sostegno finanziario, ma anche la possibilità di divulgare e raccontare passo per passo le varie tappe delle indagini per il ritrovamento della Battaglia di Anghiari.Sono quattro i campi della ricerca coordinati dal direttore scientifico del progetto Maurizio Seracini. Ogni campo è seguito direttamente da uno dei membri del Comitato. Il primo, a cura dell'associazione Museo dei Ragazzi di Palazzo Vecchio e diretto da Alessandro Cecchi, è di tipo archivistico ed ha l'obiettivo è di ricostruire e definire gli acquisti fatti all'epoca da Leonardo e i materiali pittorici che utilizzava. Anche sulla base di questa ricerca lavorerà poi l'Opificio delle Pietre dure di Firenze coordinato da Cristina Danti, che preparerà un cosiddetto 'quadrettato' con la simulazione dei colori e dei pigmenti usati da Leonardo, utilizzando anche i riscontri con gli altri due affreschi del genio di Vinci, quello dell'Ultima cena e quello al Castello Sforzesco. Questa sorta di riproduzione sarà destinata all'Università della California a San Diego dove, sotto la direzione del professor Seracini, verrà creato un muretto campione che riprodurrà la struttura muraria e pittorica della parete est del Salone dei Cinquecento, utilizzando mattoni e campioni originali del salone stesso (prelevati da un deposito sotto dalla pavimentazione sotto la Tribuna e dalla muratura); su questo muretto campione sarà posizionato il 'quadrettato' e verrà testata una tecnologia di analisi per attivazione neutronica per 'leggere' e scoprire i componenti nascosti. Infine, il dipartimento di Elettronica dell'Università di Firenze, coordinato dal professor Azteni, sonderà le pareti del Salone dei Cinquecento con una nuova tecnologia georadar che 'legge' i vuoti e potrà definire la posizione originale delle pareti e delle intercapedini, oltre a rivelare la struttura del Salone. Il complesso di questi studi poterà alla fine ad una risposta scientificamente attendibile sull'attuale esistenza dell'affresco di Leonardo. Il progetto di ricerca è possibile grazie alla collaborazione oltre che del National Geographic di quattro sponsor: The Kalpa Group di Loel Guinness, la Fondazione Renato Giunti, il Defense of CISA3 (Centro Interdisciplinare di Scienze per l'Arte, l'Architettura e l'Archeologia) l'Università della California San Diego; e l'Associazione Friends of Florence.La ripresa degli accertamenti sulla Battaglia di Anghiari è stata annunciata dal Sindaco in occasione della visita del ministro per i Beni culturali a gennaio del 2007. Nel mese di marzo il Ministro nominò il Comitato scientifico sulle ricerche, che si riunì per la prima volta il 18 maggio e alla fine di ottobre il Sindaco e il Ministro per i Beni culturali hanno annunciato ufficialmente l'avvio del progetto di ricerca.Il comitato è così composto:Presidenza Leonardo Domenici, sindaco di Firenze (o suo delegato, assessore alla Cultura Giovanni Gozzini)Cristina Acidini, Soprintendente Opificio delle Pietre dureComponentiMatteo Renzi, Presidente della Provincia di FirenzePaola Grifoni, Soprintendente ai Beni architettonici e paesaggistici province Firenze Prato e PistoiaBruno Santi, Soprintendente al Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico province Firenze Prato e PistoiaCristina Danti, Direttrice Settore restauro pitture murali Opificio delle Pietre dure Paolo Galluzzi, Direttore del Museo di Storia della Scienza di FirenzeMaurizio Seracini, Università della California San DiegoAntonio Paolucci,Rab Hatfield, Docente della Syracuse UniversityCarlo Atzeni, Docente all'Università di Firenze, dipartimenmto Elettronica e TelecomunicazioniAlessandro Cecchi, Direttore del Giardino di Boboli Carlo Perdetti, Professore, autore di numerosi studi su Leonardo da Vinci. (lb)