Raccolta differenziata, Toccafondi (FI) e Checcucci (AN): «Così come concepita costa solo soldi ai contribuenti»
«Inutili, se non dannosi per le tasche dei contribuenti, gli obiettivi sulla raccolta differenziata fissati dal presidente della Regione Claudio Martini». E' quanto sostengono Gabriele Toccafondi (Forza Italia verso il Popolo della Libertà) e Gaia Checcucci (Alleanza Nazionale).«Secondo Martini la nostra regione dovrà arrivare al 65% di raccolta differenziata entro il 2012 hanno ricordato i due esponenti del centrodestra tale soluzione, che comunque ha un costo rilevante per i cittadini, non può e non deve essere l'obiettivo finale delle politiche per lo smaltimento dei rifiuti: la raccolta differenziata serve per riutilizzare una parte del materiale. E, in questo senso, l'allora Ministro per l'ambiente Altero Matteoli, aveva emanato alcuni decreti attuativi di un provvedimento, che sono ancora in vigore, per far sì che le amministrazioni pubbliche acquistassero almeno un 30% delle forniture in materiale riciclato».«Tali norme hanno trovato una scarsa applicazione negli enti pubblici in generale hanno sottolineato Toccafondi e Checcucci e in particolare nel Comune di Firenze: ad oggi non ci risulta, ad esempio, che l'amministrazione abbia mai richiesto compost per la manutenzione del verde pubblico. Addirittura anche la Regione Toscana per la tenuta di San Rossore non ha mai richiesto compost al consorzio Quadrifoglio. Sempre il Comune non ha mai acquistato arredi urbani come panchine, cestini per rifiuti, giochi per bambini realizzati con materiale riciclato».«Il consorzio Quadrifoglio raccoglie e seleziona ogni anno 120mila tonnellate di rifiuti hanno spiegato i due consiglieri di questi 30mila di vetro, 4500 di plastica, 17mila di organico. Non c'è però un mercato di riferimento, per cui questo materiale rischia di essere stoccato, con costi notevoli, e poi smaltito, come il resto dei rifiuti, nelle discariche. Come tutti gli altri rifiuti».«Così come concepita da chi ci governa hanno concluso Toccafondi e Checcucci la raccolta differenziata costa solo, e tanto, ai cittadini. L'unica soluzione è quindi passare dal concetto della "raccolta differenziata a monte" quello del "riutilizzo a valle". E il cosiddetto mercato di riferimento si crea garantendo incentivi ai contribuenti: per ora lo sconto massimo applicato in tariffa è di 5 euro ma mediamente un cittadino risparmia tra i 20 e i 30 centesimi». (fn)