Sarà demolito e parzialmente ricostruito il roof garden dell'hotel Excelsior. Il consiglio comunale approva la delibera e mette la parola fine ad un annosa e complessa vicenda

Sarà completamente demolito e ricostruito ma "tagliato" quasi della metà. Si tratta del roof garden dell'hotel Exclesior in piazza Ognissanti. Oggi il consiglio comunale ha approvato la delibera che mette fine ad un annosa questione che ha avuto anche strascichi penali. Ovvero la demolizione del roof garden costruito ma mai terminato e la ricostruzione sulla base di un nuovo progetto che limita il volume a circa il 60% dell'attuale manufatto. "Con questo atto, che consiste tecnicamente in una deroga al regolamento edilizio, si pone fine a una lunga e complessa vicenda – ha commentato l'assessore Biagi - oltre al mettere al sicuro il Comune dalle richieste di risarcimento danni da parte della proprietà. Inoltre, contestualmente, viene approvata anche una convenzione con la proprietà che consente tra l'altro la possibilità per l'Amministrazione di utilizzare il nuovo roof garden per 20 giorni all'anno".La vicenda inizia nel 1989 quanto fu autorizzato l'intervento di realizzazione del roof garden sulla base di un progetto presentato dalla proprietà dell'albergo, la società CIGA HOTELS. Un progetto che ebbe il via libera da parte degli uffici del Comune (ovvero la concessione edilizia e l'autorizzazione ambientale). Successivamente, nel 1991, emerse che gli uffici comunali a suo tempo non avevano inviato l'autorizzazione ambientale alla soprintendenza ai beni ambientali e architettonici che per legge doveva rilasciare un parere sul progetto. Quindi la soprintendenza annullò l'autorizzazione e lo stesso fece il Comune per quanto riguardava la concessione edilizia. Il risultato fu il blocco dei lavori, che di fatto erano quasi terminati per la parte esterna, e la classificazione dell'intervento come un abuso edilizio, perché realizzato senza le necessarie autorizzazioni. La proprietà ricorse allora alle vie legali, sia in sede penale che amministrativo, ma senza esito. Rimaneva invece aperta la causa per la richiesta di un risarcimento danni. Un rischio che con questa delibera si cancella definitivamente. La soluzione individuata prevede infatti da un lato la demolizione di quanto costruito, di fatto abusivamente, e la sua ricostruzione autorizzata in volumi però più contenuti; dall'altro, sulla base della contestuale convenzione, la dà la possibilità all'Amministrazione di utilizzare il roof garden per sue iniziative 20 giorni all'anno. Nella convenzione, infine, la proprietà si impegna a sospendere i contenziosi legali nei confronti del Comune."Con questa delibera andiamo a chiudere una vicenda negativa per l'immagine della città storica – ha aggiunto Antongiulio Barbaro, presidente della Commissione urbanistica del consiglio comunale –: la soluzione architettonica proposta si presenta, infatti, con un volume ridotto del 40% rispetto alla situazione attuale, per di più con un arretramento sensibile rispetto al perimetro dell'edificio e soluzioni architettoniche che rendono il nuovo roof garden certamente più gradevole e assai meno impattante dal punto di vista paesaggistico. Positiva anche la possibilità per il Comune di utilizzare la struttura per un certo numero di giorni all'anno". (mf)