Taglio alberi via Sestese-via Collodi, Soldani (SD): «Assolutamente insoddisfatta delle spiegazioni dell'assessore Biagi»

«Non sono per nulla soddisfatta della risposta che l'assessore all'urbanistica Gianni Biagi ha dato all'interrogazione sul taglio di 12 alberi in via Sestese-via Collodi nel maggio del 2004 che avevo presentato con i colleghi di Rifondazione Comunista Anna Nocentini, Leonardo Pieri e Mbaye Diaw». E' quanto ha dichiarato Anna Soldani, capogruppo di Sinistra Democratica.«L'assessore – ha sottolineato – ha fornito una ricostruzione cronologica, che permette di rileggere l'intero iter della vicenda, ma attendiamo ancora di sapere se e come siano state modificate le procedure per evitare che in analoghe situazioni, a fronte di segnalazioni circostanziate e tempestive da parte dei cittadini, gli uffici competenti dell'amministrazione intervengano nella maniera corretta. Lo stesso assessore ci informa che "da verifiche informatiche non risulta essere stata presentata la fine dei lavori della variante". Ci domandiamo come mai gli appartamenti costruiti risultino già abitati. Visto infine che la soluzione attuata dal privato non ripristina gli alberi abbattuti, chiederemo al Comun e di utilizzare i 15,mila euro di fideiussione per piantare nuove piante in questa zona che ne è particolarmente carente». (fn)Questo il testo dell'interrogazione:Tipologia: interrogazioneOggetto: sul taglio di 12 alberi in Via Sestese-Via Collodi nel maggio 2004Proponenti: Anna Nocentini, Leonardo Pieri, Mbaye Diaw (PRC), Anna Soldani (SD)Considerato che ad iniziare dalla mattina del 26 maggio 2004 l'impresa costruttrice Giudici procedette al taglio di 12 alberi di alto fusto e di notevole pregio (10 pini marittimi e 2 cedri del Libano) situati lungo Via Sestese, tra Via Collodi e via Pazzagli, durante i lavori per la costruzione di un immobile, nell'area della ex Camiceria Campolmi, nonostante le proteste dei cittadini della zona e la richiesta di intervento urgente rivolta ai competenti Uffici del Comune di Firenze intorno alle ore 12, che però effettuarono il sopralluogo solo il mattino seguente, quando il taglio degli alberi era già stato effettuato;Considerato che al termine della mattina dello stesso 26 maggio era stato segnalato (per e-mail e con foto) dalla sezione DS di Castello l'abbattimento dei due cedri del Libano e si chiedeva conferma che non fosse un errore e si chiedeva anche telefonicamente al Dirigente ed allo stesso Assessore competente di far intervenire l'Ispettorato urbanistico per verificare quanto segnalato, venivano poi nel primo pomeriggio abbattuti anche i dieci pini su via Sestese e veniva inviata ulteriore e-mail di disappunto con foto;Considerato che dagli accertamenti richiesti ed effettuati dai funzionari del Comune di Firenze il giorno dopo, il 27 maggio, risultò che dei dodici alberi di pregio abbattuti solo i due i cedri del Libano erano compresi nella Concessione Edilizia e pertanto solo per questi era regolare l'abbattimento;Considerato che l'assessore all'Urbanistica e all'Edilizia Privata affermò pubblicamente (comunicato stampa del 27 maggio 2004) che non vi era autorizzazione al taglio degli alberi e che l'Amministrazione Comunale avrebbe denunciato l'impresa -come da normativa vigente- prescrivendole inoltre di reimpiantare nuovi alberi, al posto di quelli arbitrariamente abbattuti;Vista la risposta dell'Assessore all'ambiente ad una precedente interrogazione (636/04) nella quale dichiarava che la ditta operatrice aveva presentato richiesta di variante, all'epoca non ancora approvata;Considerato altresì che a distanza di quasi tre anni e mezzo ed a lavori ultimati, davanti al nuovo immobile vi sono solo tre piccoli alberi in mezzo a piccolissime aiuole e che gli altri si sono già seccati da alcuni mesi;si interroga il Sindaco e l'Assessore competente per saperese vi sia stata l'approvazione della variante ed nel caso affermativo in base a quale normativa e con quali eventuali prescrizioni e raccomandazioni;quali provvedimenti e sanzioni sono stati presi da parte dell'Amministrazione Comunale nei confronti dell'Impresa costruttrice e nei confronti della Direzione dei Lavori per il taglio degli alberi non autorizzato;quanti sono gli alberi da reimpiantare e con quali garanzie nel caso si secchino e quali iniziative intenda prendere l'Amministrazione Comunale per far rispettare la prescrizione di reimpianto.:se e quali provvedimenti siano stati presi nei confronti degli Uffici e dei funzionari del Comune che furono tempestivamente e ripetutamente avvisati nella mattinata del 26 maggio 2004se e come siano state modificate le procedure per evitare che in analoghe situazioni, a fronte di segnalazioni circostanziate e tempestive da parte dei cittadini, gli uffici competenti dell'Amministrazione intervengano nella maniera corretta.