Donzelli (AN): «E' giusto imporre una penale del 6000 per cento a chi non paga la tassa sull'autocertificazione degli impianti di riscaldamento?»
«E' giusto imporre una penale del 6000 per cento a chi non paga la tassa sull'autocertificazione degli impianti di riscaldamento?». La domanda l'ha rivolta al sindaco Giovanni Donzelli (Alleanza Nazionale).«La normativa scrive l'esponente del centrodestra in una interrogazione stabilisce alcuni adempimenti per le operazioni di controllo degli impianti termici di potenza inferiore ai 35 KW. L'amministrazione prevede un sistema di autocertificazione per gli accertamenti sui singoli impianti che comporta, tra l'altro, il versamento di un bollettino di 10 euro nei confronti della ditta Tecnocivis, partecipata del Comune di Savona, aggiudicataria dell'appalto sui controlli, oltre all'invio di una copia del referto dell'esito del controllo effettuato dalla ditta incaricata. Ma tali 10 euro sono soltanto una tassa aggiuntiva».«Tale sistema è complesso sottolinea Donzelli - e ancora non conosciuto dalla totalità della popolazione. Alcuni cittadini che non hanno adempiuto a tale complessa trafila riferiscono di aver ricevuto visite domiciliari da persone che dichiarandosi tecnici della Tecnocivis dopo aver verificato l'avvenuto controllo sull'impianto chiedevano comunque euro 100 come sanzione per non aver spedito l'autocertificazione. E nelle lettere inviate dal Comune ai cittadini che non hanno pagato la tassa dei dieci euro, si ipotizza oltre ai 100 euro da inviare alla Tecnocivis anche una sanzione di 516,00 euro per un totale quindi di 616,00 euro. In altre parolela mora aggiuntiva totale da pagare da parte dei cittadini inadempienti è quindi superiore al 6.000 per cento rispetto al bollettino iniziale da inviare insieme all'autocertificazione». (fn)Questo il testo dell'interrogazione:Tipologia: interrogazioneSoggetto proponente: Giovanni Donzellioggetto: Per avere informazioni sulla penale del 6000 per cento per chi non paga la tassa sull'autocertificazione degli impianti di riscaldamento.VISTI gli adempimenti prescritti dalla normativa vigente in merito alle operazioni di controllo degli impianti termici di potenza inferiore ai 35 KW;PRESO ATTO dei provvedimenti dirigenziali 2005/DD/08077del 25/10/2005, 2006/DD/04820 del 20/07/2006, 2007/DD/00617 del 26/02/2007.CONSIDERATO che l'amministrazione prevede un sistema di autocertificazione per gli accertamenti sui singoli impianti che comporta il versamento tra l'altro di un bollettino di 10 euro nei confronti della ditta Tecnocivis, partecipata del comune di Savona, aggiudicataria dell'appalto sui controlli, oltre all'invio di una copia del referto dell'esito del controllo effettuato dalla ditta incaricata.CONSIDERATO che tali 10 euro sono soltanto una tassa aggiuntiva;RICORDATO che tale sistema è complesso e ancora non conosciuto dalla totalità della popolazione.PRESO ATTO che alcuni cittadini che non hanno adempiuto a tale complessa trafila riferiscono di aver ricevuto visite domiciliari da persone che dichiarandosi tecnici della Tecnocivis dopo aver verificato l'avvenuto controllo sull'impianto chiedevano comunque euro 100 come sanzione per non aver spedito l'autocertificazione.CONSIDERATO che nelle lettere inviate dal Comune ai cittadini che non hanno pagato la tassa dei dieci euro, si ipotizza oltre ai 100 euro da inviare alla tecnocivis anche una sanzione di 516,00 euro per un totale quindi di 616,00 euro;CONSIDERATO che la mora aggiuntiva totale da pagare da parte dei cittadini inadempienti è quindi superiore al 6.000 per cento rispetto al bollettino iniziale da inviare insieme all'autocertificazione.Interroga il SindacoPer sapere se ritiene giusto che nella città di Firenze i cittadini debbano adempiere a complessità burocratiche simili per verificare il proprio impianto di riscaldamento e che in caso di errore o di ritardo nel pagamento della tassa di 10 euro si trovino costretti a pagare una penale superiore al 6000 per cento del dovuto.Giovanni Donzelli