Consegnati in Palazzo Vecchio i premi "Bel San Giovanni"

Il fondatore della Scuola di Musica di Fiesole Piero Farulli, l'imprenditore orafo Niccolò Manetti, la direttrice del museo del Bargello Beatrice Paolozzi Strozzi. Sono i personaggi che oggi nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, hanno ricevuto il premio "Bel San Giovanni" (una scultura in argento che rappresenta un giglio di Firenze incastonato nel Battistero, del maestro Galeazzo Auzzi), organizzato dalla Società San Giovanni Battista e giunto alla sua diciassettesima edizione. Il saluto dell'Amministrazione comunale, prima della prolusione storica di Pier Francesco Listri, è stato portato dall'assessore alle tradizioni popolari fiorentine Eugenio Giani.Il premio "Bel San Giovanni" viene annualmente attribuito a personalità e istituzioni che per l'opera svolta nei più diversi campi del pensiero e dell'azione, abbiano conseguito notorietà ed unanime apprezzamento anche per l'apporto recato all'elevazione spirituale e materiale della comunità in cui operano."Il premio Bel San Giovanni – ha detto l'assessore Giani – ricorda il ruolo di questa istituzione cui il Granduca Ferdinando III demandò la festa di San Giovanni e tutte le manifestazione del mese di giugno. Ancora oggi è più che mai proficua la collaborazione fra la Società San Giovanni Battista e l'Amministrazione comunale non solo per quanto riguarda i tradizionali ‘fochi', ma anche per tante altre iniziative per valorizzare le tradizioni popolari fiorentine".Il 29 Gennaio 1796, 210 anni fa, il Granduca Ferdinando III di Toscana, autorizzò la costituzione della Società di San Giovanni Battista, che si collocava come continuazione dell'opera dell'Arte dei Mercanti o di Calimala, che dal 1150 curava l'opera di S. Giovanni, i festeggiamenti patronali, e disponeva opere di beneficenza e sociali quali le doti alle fanciulle fiorentine bisognose. Dopo la soppressione delle Arti, e quindi dell'Arte di Calimala nel 1770, trascorsero ancora 26 anni prima che fosse costituita la San Giovanni per i festeggiamenti del 24 giugno, che si poneva come libera associazione, a carattere laico e privato, in grado di unire le componenti politiche, sociali ed economiche nella comune identità davanti al simbolo ed alla forza del Battista.(fd)