Incidenti consolato Usa, Alessandri (AN) e Toccafondi (FI): «Sindaco ostaggio della sinistra radicale»
«Il sindaco è ostaggio della sinistra radicale». Così il consigliere Stefano Alessandri (Alleanza Nazionale) e Gabriele Toccafondi (Forza Italia verso il Popolo della Libertà) commentano «le gravi dichiarazioni di Leonardo Domenici che, all'indomani del dispositivo con la quale il tribunale ha emesso tredici condanne a sette anni di reclusione per gli incidenti verificatisi il 13 maggio 1999 davanti al consolato Usa in occasione di uno sciopero indetto dai sindacati di base contro l'intervento della Nato nei Balcani, si è detto colpito dalla pesantezza delle condanne e dalla lentezza della giustizia italiana».«Il primo cittadino, senza neppur attendere di leggere le motivazioni della sentenza hanno aggiunto i due esponenti del centrodestra si è così accodato al coro di quanti, già nella giornata di ieri, hanno duramente contestato la magistratura fiorentina con epiteti e toni degni di un passato ormai lontano. Firenze è stanca dei finti pacificatori, che praticano costantemente la violenza nella manifestazioni pubbliche, che vivono nell'illegalità, che occupano abusivamente, che irridono alle regole di convivenza civile in questa città».«Il sindaco Domenici sottolineano Alessandri e Toccatondi si dimentica che il tribunale emette sentenze non sulla base di pregiudizi ideologici ma di un libero convincimento, di norme chiare e precise e dopo un pubblico dibattimento, dove accusa e difesa possono liberamente confrontarsi. Quanto alla lentezze della giustizia il sindaco non può dimenticare che a Firenze il tribunale ha tre giudici in meno rispetto a quanto previsto dalla pianta organica e che la lentezza dei dibattimenti dipende, oltre che dall'insufficiente numero dei giudici rispetto alle pendenze e all'arretrato, anche all'eccessivo numero ed alla complessità dei riti processuali. Questioni che deve risolvere la politica e non la magistratura e che il Governo Prodi non è riuscito ad affrontare seriamente».«Evidentemente hanno concluso i due consiglieri - il patto di fine mandato siglato recentemente tra le forze del centrosinistra di Palazzo Vecchio ha dato i suoi primi frutti: un sindaco sempre più lontano dai cittadini e schiacciato sulle posizioni della sinistra radicale. E che si è persino dimenticato di esprimere solidarietà agli esponenti delle forze dell'ordine che il 13 maggio 1999 subirono le violenze dei cosiddetti "manifestanti pacifici"». (fn)