Condanne per incidenti consolato Usa, Alessandri e Donzelli (AN): «L' "antagonismo politico" sfocia sempre in un'ondata di violenza»
«In attesa di leggere motivazioni motivazioni, questa sentenza sembra dimostrare che l' "antagonismo politico", che da che mondo è mondo, sfocia sempre in un'ondata di violenza estremista che, come tale, è sempre al di fuori della legalità». Così i consiglieri di Alleanza Nazionale Stefano Alessandri e Giovanni Donzelli commentano la sentenza con la quale il tribunale di Firenze ha emesso tredici condanne a sette anni di reclusione per gli incidenti verificatisi il 13 maggio 1999 davanti al consolato Usa in occasione di uno sciopero indetto dai sindacati di base contro l'intervento della Nato nei Balcani.«Le condanne hanno aggiunto i due esponenti del centrodestra sono state emesse per resistenza aggravata, reato nel quale il tribunale ha ritenuta assorbita l'accusa di violenza e minaccia a pubblico ufficiale. Allo Stato, quando scoppiano disordini come quelli al centro del processo, spetta di procedere con decisione "in nome della legge" contro i provocatori. Ma questa sentenza ha molto da dire anche a chi fa politica: chi ricorre alla violenza non solo compie un reato ma, al di là del fanatismo e dei proclami, è prigioniero di illusioni, incapace di capire la complessità dei problemi. Non viviamo nel migliore dei mondi. Ci sono sempre questioni gravi da fronteggiare e risolvere. Ma la violenza, in tutte le sue forme di organizzazione, manifestazione e di giustificazione, non ha mai risolto neppure uno di questi problemi. Anzi, alla fine porta solo a lutti e tragedie». (fn)