Giornata della memoria, scoperto il cippo commemorativo in piazzale Caduti dei Lager. Il sindaco: "Una riflessione collettiva che riguarda tutti noi"
Solenne e partecipata cerimonia oggi in Piazzale Caduti dei Lager, in occasione della Giornata della Memoria, per la collocazione del grande cippo commemorativo "in ricordo come recita la frase incisa sul monumento - dei fiorentini e degli italiani che per la pace e la patria, dopo l'8 settembre '43, come primo anelito di libertà, rifiutarono la collaborazione coi nazisti e lasciarono la loro vita nei lager". Alla manifestazione, organizzata dal Comune di Firenze in collaborazione con l'Anei, l'Associazione nazionale ex internati, erano presenti il sindaco Leonardo Domenici con una folta delegazione di assessori e consiglieri comunali, i rappresentanti della comunità ebraica fiorentina con la presidente Daniela Musul e il rabbino Joseph Levi, il generale dell'Esercito Luigi Colaneri, il generale dei Carabinieri Antonio Rizzi, le associazioni partigiane ed di ex combattenti; erano presenti i Gonfaloni del Comune, della Provincia e della Regione e il Picchetto d'onore dell'Esercito con la banda che ha eseguito l'Inno italiano, il Piave e il Silenzio."Oggi ricordiamo tutti coloro che persero la vita nei lager ha detto il sindaco e qui in particolare coloro che soffrirono e morirono per il coraggio delle loro scelte, per aver rifiutato di stare dalla parte con cui non volevano stare ha detto il sindaco Questa è una giornata di grande significato. Perché per molti, soprattutto le generazioni più giovani, ciò che è successo può apparire impossibile. Invece è vero, è accaduto. Il male esiste. E la Giornata della memoria può e deve aiutarci ad imparare a capirlo e combatterlo, con una riflessione collettiva che non riguarda solo il popolo ebraico e le vittime dei lager nazisti, ma riguarda tutti noi. Avere la memoria del male ci potrà aiutare a costruire un mondo in cui quell'orrore non si ripeta mai più".Hanno poi preso la parola il presidente della Federazione fiorentina dell'Anei Dino Vittori, che ha ricordato la sua personale vicenda di ex internato, e il presidente dell'Istituto storico della Resistenza Ivano Tognarini, che ha sottolineato come la cerimonia di oggi abbia "colmato una lacuna della Giornata della memoria", rendendo onore anche ai 60mila militari italiani catturati, internati e morti nei lager nazisti dopo l'8 settembre. Di loro, 3000 erano toscani e 210 fiorentini.(ag)SEGUE FOTO TORRINI FOTOGIORNALISMO