Inaugurata in Ungheria la mostra sui Medici. L'assessore Giani: "Il Rinascimento fiorentino, messaggero nel Paese magiaro"

"Con questa mostra a Budapest è stato aperto l'anno del Rinascimento, in occasione dei 550 anni dell'incoronazione di Mattia Corvino, paragonato a Lorenzo il Magnifico in Ungheria. La corte di Mattia Corvino richiamò un impressionante numero di artisti italiani a Budapest, come Ghiberti, Pollaiolo, Filippino Lippi – ha spiegato l'assessore alla valorizzazione delle tradizioni popolari fiorentine Eugenio Giani –. Il re ungherese acquistò bellissime opere d'arte e costituì la rinomata biblioteca rendendo Budapest la prima corte rinascimentale dopo quella italiana".La mostra "Splendore dei Medici. Nella Firenze del Rinascimento" è stata inaugurata giovedì scorso a Budapest alla presenza del ministro alla cultura ungherese Istvan Hiller, del sindaco di Budapest Gàbor Demszky, dell'assessore Eugenio Giani, della Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino Cristina Acidini e sarà esposta per i prossimi tre mesi."Inaugurare con una mostra dedicata ai Medici ed alla Firenze del Rinascimento, quest'anno così importante per l'Ungheria, è un fatto di grande prestigio per Firenze e dimostra l'amicizia del popolo ungherese nei confronti dell'Italia e di Firenze – ha proseguito l'assessore Giani –. Il ministro Hiller ha dimostrato nel suo intervento una straordinaria competenza nei nostri rapporti storici rendendo particolarmente importante i legami fra le nazioni e le città. Budapest ha già approvato il patto di gemellaggio con Firenze e la nostra commissione per la pace ed i rapporti internazionali, all'unanimità, ha già dato parere positivo alla delibera che sarà discussa in una delle prossime sedute del Consiglio Comunale. La mostra sui Medici sarà un grande richiamo di pubblico e, secondo il direttore della Galleria Nazionale, potrà superare le 500.000 persone. Costituisce un grande biglietto da visita per Firenze ma anche la dimostrazione di quanto sia importante il gemellaggio tra Firenze e Budapest".L'11 novembre 2006, in occasione delle celebrazioni per i 40 anni dall'alluvione, fu sottoscritto tra le città di Budapest, Dresda, Firenze, New Orleans e Venezia l'appello per "La salvaguardia del pianeta e dei patrimoni culturali e naturali dell'umanità dai disastri naturali derivanti dai cambiamenti climatici" ed in quell'occasione furono gettate le basi per il patto di gemellaggio tra le due città."Del resto – ha concluso l'assessore Giani – l'Ungheria è l'unico Paese europeo dove la moneta ancora in uso è il fiorino che circolò fortemente nel Paese magiaro quando all'inizio del XIV secolo il re Roberto Carlo d'Angiò lo rese moneta corrente. Il nobile napoletano si insediò al trono e durante il viaggio si fermò a Firenze per prendere un ingente prestito dai banchieri fiorentini, in particolare Peruzzi e Bardi. Carlo D'Angiò portò in Ungheria il fiorino d'oro di Firenze. C'è quindi un elemento in più per la nostra città di sentirsi legata ad un Paese con il quale il recente ingresso nell'Unione Europea favorirà interscambi e relazioni". (uc)