AN: «Il consiglio di lunedì prossimo non può concludersi alle 17.30. Deve essere discussa la delibera sul gestore del servizio idrico»
«Il consiglio di lunedì prossimo non può concludersi alle 17.30». E' quanto scrivono, in una lettera al presidente del consiglio comunale, i consiglieri del gruppo di Alleanza Nazionale.«Il capogruppo del Partito Democratico spiegano Riccardo Sarra, Jacopo Cellai, Stefano Alessandri, Gaia Checcucci e Giovanni Donzelli - chiede di anticipare la chiusura dei lavori alle 17,30 per consentire la partecipazione del gruppo stesso ad "importante riunione politica a livello provinciale e regionale sulla crisi del Governo". Siamo fermamente contrari. Anzitutto il consiglio comunale lunedì sarebbe iniziato non prima delle 16,30 essendo il "Giorno della Memoria", pertanto la sua durata sarebbe limitata a cinquanta minuti scarsi; di fatto, quindi, ci riuniremmo giusto il tempo per formalizzare la nostra presenza ma senza avere il tempo materiale per discutere e/o decidere alcun che. Non lo troviamo serio e non rispettoso delle istituzioni».«In secondo luogo prosegue la lettera le motivazioni prospettate per la chiusura anticipata della seduta, ovvero l' "importante riunione politica sulla crisi di Governo", vista "l'importanza" appunto, dovrebbe e potrebbe svolgersi nella giornata di oggi, di domani e di domenica; se è così indispensabile come sembra, non comprendiamo la ragione di attendere proprio la contemporaneità del consiglio comunale, la cui funzione è altrettanto rilevante per il destino della nostra città. Tra l'altro ciò avallerebbe la commistione fra politica partitica e politica istituzionale che vogliamo e dobbiamo tenere ben separate».«Oltretutto concludono i consiglieri di AN - la conferenza dei capigruppo essendo svoltasi ieri, ha stilato un ordine del giorno su atti, evidenziati in neretto, che sono stati evidentemente ritenuti di primaria importanza, come ad esempio la famosa delibera sull'accordo per il gestore unico dell'Ato 2, 3 e 6 che per ben due settimane non ha potuto essere messa in discussione, ma che, a giudicare anche dalle parole che il Sindaco ha espresso in riferimento alla stessa, riteniamo che dovrebbe essere discussa quanto prima. Confidiamo in quel senso istituzionale a cui sei stato richiamato non più tardi di una settimana fa». (fn)Questo il testo della lettera:Firenze, 25 gennaio 2008Al Presidente del Consiglio ComunaleEros CruccoliniSedeEgregio Presidente,in riferimento alla lettera del Capogruppo del PD Alberto Formigli con la quale si chiede di anticipare la chiusura del Consiglio Comunale di lunedì pv alle 17,30 per consentire la partecipazione del gruppo stesso ad "importante riunione politica a livello provinciale e regionale sulla crisi del Governo", ti esprimiamo la nostra più ferma contrarietà per i motivi che seguono.Il Consiglio Comunale lunedì sarebbe iniziato non prima delle 16,30 essendo il "Giorno della Memoria" (prova ne è la convocazione della conferenza di programmazione alle ore 16), pertanto la sua durata sarebbe limitata a cinquanta minuti scarsi;di fatto quindi ci riuniremmo giusto il tempo per formalizzare la nostra presenza ma senza avere il tempo materiale per discutere e/o decidere alcun che: non lo troviamo serio e non rispettoso delle Istituzioni.In secondo luogo le motivazioni prospettate per la chiusura anticipata del Consiglio, ovvero l' "importante riunione politica sulla crisi di Governo" , vista "l'importanza" appunto, dovrebbe e potrebbe svolgersi nella giornata di oggi, di domani e di domenica; se è così indispensabile come sembra, non comprendiamo la ragione di attendere proprio la contemporaneità del Consiglio Comunale, la cui funzione è altrettanto rilevante per il destino della nostra città. Fra l'altro ciò avallerebbe la commistione fra politica partitica e politica istituzionale che vogliamo e dobbiamo tenere ben separate.Oltretutto la conferenza dei Capigruppo essendo svoltasi ieri, ha stilato un ordine del giorno su atti (evidenziati in neretto) che sono stati evidentemente ritenuti di primaria importanza, come ad esempio la famosa delibera sull'accordo per il gestore unico dell'ATO 2, 3 e 6 che per ben due settimane non ha potuto essere messa in discussione, ma che, a giudicare anche dalle parole che il Sindaco ha espresso in riferimento alla stessa, riteniamo che dovrebbe essere discussa quanto prima.Confidiamo in quel senso istituzionale a cui sei stato richiamato non più tardi di una settimana fa.Cordialmente,Riccardo SarraJacopo CellaiGaia CheccucciStefano AlessandriGiovanni Donzelli