Formigli, Billi e Barducci (PD): «Le prospettive politiche di Firenze»

Questo il testo dell'intervento del capogruppo del Partito Democratico Alberto Formigli, del coordinatore cittadino Giacomo Billi e del coordinatore metropolitano Andrea Barducci:«Stiamo vivendo una situazione politica nazionale difficile come poche volte è accaduto nella storia del nostro Paese: l'Italia ha bisogno di scelte fondamentali in campo sociale ed economico, di riforme che ne rafforzino la vita democratica, che consentano il progredire delle condizioni di vita degli italiani. Il Governo Prodi in questi 2 anni ha ben operato in questa direzione, seppure con difficoltà: la riforma del welfare, i risultati nella lotta all'evasione, la restituzione delle imposte ai redditi più bassi, rappresentano importanti traguardi raggiunti. L'attuale crisi nazionale raggela le prospettive: la più infausta delle quali è senz'altro il voto senza la riforma elettorale, che consegnerebbe l'Italia all'ingovernabilità.Ora come non mai occorre mantenere la calma e la necessaria lucidità per non appesantire inutilmente la situazione politica complessiva.A Firenze, la vicenda della società unica di gestione del servizio idrico rappresenta una criticità nuova all'interno del dialogo della maggioranza di Palazzo Vecchio. La concentrazione delle aziende che gestiscono la distribuzione dell'acqua era prevista dal programma di mandato del Sindaco, approvato dalla maggioranza, con gli obbiettivi dell'efficienza, della razionalizzazione e degli investimenti finalizzati. La compagine societaria nei rapporti fra privato e pubblico non viene modificata, l'accordo sottoscritto dai Sindaci non ha influenza sulla legge regionale che regolerà la materia anzi ne condivide i principi e gli indirizzi che ne hanno anticipato i contenuti.Lunedì in Consiglio Comunale abbiamo assistito ad una prova di forza verso il PD, come è stato dichiarato da alcuni esponenti della sinistra, che poco ha a che vedere con il merito della questione servizio idrico ma più con il bisogno di visibilità politica della nascente Sinistra Arcobaleno.Una visibilità che non crediamo possa passare sopra gli impegni assunti con cittadini durante la campagna elettorale e sulle responsabilità assunte con la sottoscrizione del programma di mandato.Si sbaglia chi ritiene che il PD sia disponibile ad una costante rincorsa verso nuovi e diversi obbiettivi che allontanano il governo della città dal proprio programma e obbligano ad una continua e infruttuosa discussione su ogni atto amministrativo, soprattutto se con i modi ed i comportamenti dell'ultimo Consiglio Comunale.Il nostro impegno di questi anni è stato sempre diretto ad assicurare un forte sostegno al Sindaco ed all'attuale maggioranza - nell'ottica di prefigurare, in Consiglio Comunale, un sistema di alleanze che si orientasse verso tutte le forze politiche che si riconoscono nell'Unione: non abbiamo, quindi, da dimostrare alcunché nel merito della disponibilità verso tutte le sensibilità e culture a noi vicine, per l'oggi e il domani. E in questa direzione che abbiamo ricercato tenacemente, per primi, di condividere obiettivi comuni aprendo il confronto a tutti i partiti dell'Unione su temi specifici come la tramvia, il lavoro e la casa. E' stato un lavoro proficuo, che ha prodotto atti concreti.Occorre superare le difficoltà di questo momento per rispetto di chi ci ha consegnato la responsabilità di governare Firenze.Abbiamo davanti un referendum da vincere sulla tramvia con un NO deciso e forte, dobbiamo proseguire nella trasformazione positiva della città concorrendo ad elevarne gli standard di qualità della vita ed a garantirne un futuro adeguato alle sue necessità e ai suoi bisogni.E' per queste ragioni che occorre completare il mandato amministrativo e rinsaldare la nostra maggioranza che riteniamo ancora capace di rappresentare al meglio le mille voci della città tanto da consentirci una risposta di governo efficace.Chiediamo quindi a tutti un atto di responsabilità per portare a conclusione il programma elettorale e il mandato amministrativo anche attraverso la sottoscrizione di un formale impegno.A Roma come a Firenze, dobbiamo evitare nuove fratture, riscoprire le ragioni alte della politica, con esempi e azioni forti di riforma e capacità di governo».(fn)