Delibera acqua, Verdi, SD, Rifondazione e Unaltracittà: «L'obiettivo non è aprire una crisi nella maggioranza»
Obiettivo è proseguire il lavoro per arrivare alle amministrative del 2009 con la Sinistra unita. Lo hanno ribadito questa mattina in Palazzo Vecchio i capigruppo e i segretari provinciali di Verdi, Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica e Unaltracittà/Unaltromondo.«Sulla questione acqua vogliamo decidere bene ha commentato il capogruppo dei Verdi Varrasi aspettiamo che si esprima la Regione con un'apposita legge ma ribadiamo che la parte pubblica deve avere l'assoluto controllo della società che gestirà il servizio idrico. Rispetto a quanto avvenuto nel consiglio di ieri pomeriggio è emerso chiaramente che il partito democratico non può considerarsi autosufficiente nè culturalmente né politicamente e che nella buona politica non ci sono né partiti centrali né tantomeno partiti satelliti. Questa mattina mi ha però fatto piacere leggere le dichiarazioni ai giornali del capogruppo del Partito democratico Alberto Formigli». «Non continuiamo ha aggiunto Varrasi - il braccio di ferro».«La delibera sulla gestione del servizio idrico fa riferimento ad un dibattito avviato già nel 2001 ha proseguito la capogruppo del Prc Anna Nocentini - ma nel corso del tempo si è arrivati a profondi cambiamenti che necessitano un ripensamento e ulteriori discussioni. Se l'unificazione tra le Ato 2 e 3 aveva senso per migliorare la qualità del servizio, nel processo di fusione l'Ato 6 entra surrettiziamente e senza motivazioni. Il primo cittadino non può non tener conto dei cambiamenti avvenuti a livello nazionale: il mutato quadro deve entrare nella discussione politica. E' stato il governo dell'Unione ha evidenziato Anna Nocentini - a sottolineare l'importanza della ripubblicizzazione dell'acqua. C'è stata poi una maniera profondamente sbagliata con la quale è stata gestito un evento politico: la mozione contro Cruccolini è un vulnus, introduce il concetto che senza la presenza del presidente del consiglio l'assemblea non possa esprimersi. La ragionevolezza deve indurre a non formalizzare la richiesta di sfiducia».«Non abbiamo bocciato la delibera ha rilevato la capogruppo di Sinistra Democratica Anna Soldani ma abbiamo chiesto un rinvio per fare chiarezza su una questione così importante. In queste settimane le nostre richieste si sono concentrare su una necessità di approfondimento della delibera e sul coinvolgimento nella discussione di tutte le forze politiche di maggioranza per capire meglio quali potranno essere le conseguenze di un provvedimento fondamentale».«L'apertura della crisi, per quanto ci riguarda, non è all'ordine del giorno - ha commentato il consigliere di Sinistra Democratica Daniele Baruzzi ma devono essere messe da parte ritorsioni e forzature, e quindi va ritirata la mozione e di sfiducia nei confronti del presidente Cruccolini. Non siamo noi - ha precisato Baruzzi - a volere la crisi, ma la condizione è tornare alla politica della condivisione e del confronto, non certo della sfiducia al presidente del consiglio comunale".«La delibera - ha commentato Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo - è stata una forzatura, nei tempi e nei modi: da parte nostra abbiamo chiesto soltanto un rinvio di alcuni mesi. La ripubblicizzazione dell'acqua è uno di quei grandi temi su cui tutte le forze di sinistra, sia di maggioranza che all'opposizione, si sono trovate unite. La sfiducia al presidente del consiglio comunale è un'operazione che non ha alcun significato visto che Cruccolini ha esercitato il suo ruolo di consigliere eletto». (fn)