Delibera acqua, Rotondaro (Comunisti): «La Sinistra aveva già vinto facendo approvare dal consiglio un atto di indirizzo»

«La Sinistra aveva già vinto facendo approvare dal consiglio comunale l'atto di indirizzo collegato alla delibera per creare un gestore idrico unico per gli Ato 2, 3 e 6 della Toscana. Non c'era bisogno di fare altro». E' quanto sostiene il capogruppo dei Comunisti Italiani Nicola Rotondaro.«In tale atto – ha ricordato l'esponente della maggioranza – si ribadisce che la tale delibera deve vincolarsi al rispetto del percorso normativo regionale che garantirà il carattere pubblico del bene acqua. Al consiglio regionale chiediamo, ad esempio, di avere come riferimento minimale la percentuale all'interno delle quote aziendali in mano pubblica così come previsto dal Comune di Firenze, ricercando altresì le compatibilità economiche per consentire il progressivo rialzo delle quote fino al completo controllo del pubblico.«L'approvazione di questo importate documento – ha sottolineato Rotondaro – è una vittoria di tutta la Sinistra e non solo dei Comunisti Italiani. A questo punto chiamiamo la Sinistra ad assumersi una maggiore responsabilità». (fn)Questo il documento approvato nel consiglio comunale del 21 gennaio:ATTO DI INDIRIZZO ALLA DELIBERA n. 903/07IL CONSIGLIO COMUNALE DI FIRENZEVista la delibera n. 903/2007 avente per oggetto "Servizio Idrico Integrato. Approvazione accordo quadro per gestore unico ATO n. 2,3 e 6." che propone la costituzione di un'unica società di gestione che coinvolge 162 Comuni della Regione Toscana tramite l'integrazione societaria di Publiacqua spa, Acque spa e Acquedotto del Fiora spa;Verificato che l'obiettivo primario per una politica di governo del sistema idrico in Toscana sia perseguire la razionalizzazione del servizio, l'ammodernamento infrastrutturale del sistema, oltre a contemperare la garanzia dell'efficienza del servizio con la tutela dell'ambiente e la preservazione del bene pubblico essenziale come l'acqua quale diritto fondamentale della comunità;Valutato altresì che l'accordo oggetto della delibera comporta una maggiore responsabilità per la definizione di tutte le azioni necessarie a garantire un efficace e puntuale controllo pubblico degli stessi processi gestionali affidati al nuovo soggetto;Considerato che è in corso di definizione una proposta di legge regionale che ha per obiettivo la riduzione degli Ato in un ATO unico oltre a il rafforzamento industriale e territoriale delle aziende toscane e del servizio pubblico;Valutato il dibattito in corso che ha per oggetto la ripubblicizzazione del servizio idrico che coinvolge le forze politiche e sociali attraverso la proposta di legge di iniziativa popolare;Valutato la struttura organizzativa e le prerogative di funzionamento dell'ATO n. 3 (Medio Valdarno) del quale fa parte il Comune di Firenze il cui gestore del servizio idrico risulta essere Publiacqua spa;premesso che la suddetta delibera debba vincolarsi al rispetto del percorso normativo regionaleCHIEDE AL CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA,pur nel rispetto della rispettive prerogative istituzionali, di procedere con la massima sollecitudine nella definizione della riforma della legge regionale che regola la gestione del servizio idrico tramite l'istituzione dell'ATO unico regionale con l'attribuzione a tale organismo di maggiori e più efficaci strumenti di controllo nella gestione del servizio stesso. Si chiede altresì che gli strumenti di programmazione siano messi in consultazione in tutti i consigli comunali e che la legge regionale di cui sopra persegua i seguenti obiettivi:Avere come riferimento minimale la percentuale all'interno delle quote aziendali in mano pubblica così come previsto dal Comune di Firenze, ricercando altresì le compatibilità economiche per consentire il progressivo rialzo delle quote fino al completo controllo del pubblico.Riduzione al numero minimo di legge dei componenti del Consiglio di Amministrazione con conseguente recupero di risorse economiche;Prevedere nel limite delle caratteristiche funzionali dei bacini idrografici l'istituzione di un unico ambito regionaleRafforzare i compiti dell'Autorità di ambito nei poteri di vigilanza e controllo con lo svincolo dalle nomine dei relativi organismi di gestione almeno nelle figure del Presidente e/o Direttore da parte degli stessi componenti l'Assemblea eliminando anche se solo parzialmente le incongruità fra soggetti controllori e soggetti controllati, portando ad una vera e propria Autorithy regionale ma con la partecipazione di tutti i comuni.Cercare di rappresentare all'interno degli organismi di gestione i comuni a minor dimensione demograficaCHIEDE AL SINDACOdi portare all'esame del Consiglio gli adempimenti e gli atti societari conseguenti all'approvazione della delibera prima della loro effettiva ratifica.