Fotocopia il suo permesso invalidi e lo usa su altre auto, la Polizia Municipale denuncia titolare e utilizzatore per contrassegno "taroccato"

Aveva fotocopiato il suo permesso invalidi per usarlo su altre auto ma l'escamotage è stato scoperto dalla Polizia Municipale. La titolare del contrassegno e il proprietario dell'auto che esponeva il permesso "taroccato" sono stati ambedue denunciati in concorso.L'episodio è avvenuto ieri quando intorno alle 17.30 durante un controllo della sosta una pattuglia della Polizia Municipale è intervenuta in via Giotto su richiesta degli ausiliari del traffico, insospettiti da un contrassegno invalidi esposto su una Volkwagen Golf. A prima vista, anche per la luce scarsa, il permesso sembrava irregolare ma controllando da vicino gli agenti hanno notato che l'ologramma antifalsificazione, cambiando angolo di vista, non rifletteva. E infatti si trattava di una fotocopia a colori del permesso originale che, per rendere la cosa più verosimile, era stato ritagliato nelle dimensioni standard e inserito in un involucro di plastica come accade per i contrassegni autentici.La Polizia Municipale ha quindi avviato una serie di accertamenti che hanno permesso di rintracciare l'intestataria (M.L. 27 anni) del permesso originale. Costei è stata contattata presso l'attività lavorativa vicino a piazza Duomo. La ragazza ha precisato che il permesso originale era in suo possesso ed esposto sulla propria auto in sosta in via Cavour. Ma ha aggiunto che, per "praticità" , aveva fatto due fotocopie a colori che utilizzava su altre auto in modo da lasciare l'originale sulla propria vettura.Per quanto riguarda il caso specifico, la ragazza ha confermato che la copia poteva essere sull'auto del fidanzato (l'altra invece era sull'auto della madre), ovvero la Golf in sosta su via Giotto, perché nella mattina l'aveva utilizzata per esigenze personali.M.L. ha quindi avvisato il fidanzato (F.S. sempre di 27 anni) di recarsi presso l'auto in via Giotto dove ad attenderlo c'era la pattuglia della Polizia Municipale. Gli agenti hanno quindi sequestrato la fotocopia del contrassegno mentre per M.L. e F.S. (che si sono detti convinti della regolarità dell'operazione, stupendosi anzi delle gravi conseguenze cui stavano andando incontro) è scattata una denuncia in concorso per il reato di uso di atto falso e falsità materiale commessa da privato. (mf)