Incontro stamani tra l'amministrazione e le detenute di Sollicciano, l'assessore De Siervo: "Può diventare un appuntamento periodico"

Un aiuto per intraprendere un percorso di inserimento una volta uscite dal carcere, affrontare la questione dei transessuali in carcere, garantire i prodotti sanitari, migliorare il vitto e organizzare nuovi corsi ricreativi. Questi e molti altri sono stati i quesiti posti dalle detenute di Sollicciano durante l'incontro di stamani con l'assessore all'accoglienza e integrazione Lucia De Siervo accompagnata dal personale della struttura e da rappresentanti dell'Arci, che gestisce, all'interno del carcere diverse attività.Ad oggi sono 94 le detenute nel carcere di Sollicciano, la maggioranza è straniera, di cui 13 sono nella casa di cura e custodia, sono 12 i transessuali e da qualche giorno è presente anche una madre con un minore."Questo incontro e confronto di stamani – ha detto l'assessore all'accoglienza e integrazione Lucia De Siervo – è stato organizzato per poter parlare in modo concreto dei problemi esistenti, per fare il punto sulla situazione carceraria e per lanciare nuove idee e progetti. Iniziative insomma che possiamo intraprendere o migliorare insieme, perchè è importante starvi a fianco anche in questo particolare momento della vita".L'assessore De Siervo ha quindi ricordato che l'amministrazione finanzia le attività trattamentali per circa 300 mila euro. In questi ultimi tempi è stata realizzata una guida per i detenuti, tradotta in 7 lingue: albanese, arabo, inglese, francese, spagnolo, rumeno e cinese. Si tratta quindi di una guida ragionata alle regole penitenziarie e ai servizi per i detenuti che serve, tra l'altro per avere informazioni sulla tutela della salute in carcere, sulle leggi di maggior interesse penitenziario, ma anche della gestione dei rapporti giuridici con le istituzioni, come ottenere documenti, certificati e richiedere la pensione. Inoltre è stato realizzato un kit per aiutare chi viene dimesso dal carcere, che contiene biglietti per l'autobus, una piantina della città e buoni pasto. Lo scopo del progetto, realizzato dall'associazione CIAO , grazie ad un finanziamento del Cesvot, è quello di aiutare chi viene dimesso dal carcere, offrendo i riferimenti essenziali sul territorio e gli strumenti per affrontare le emergenze relative all'alloggio, al vitto, agli spostamenti e ad altre eventuali urgenze.All'interno della struttura carceraria sono stati organizzati laboratori per la realizzazione di bambole, corsi di musica e di teatro, ma anche sport, infatti l'assessore ha consegnato delle ginocchiere che serviranno alla squadra femminile di pallavolo."E' importante proseguire con queste attività e possiamo pensare anche ad altre iniziative – ha sottolineato l'assessore De Siervo, che subito ha trovato una risposta positiva da parte delle detenute –come ad esempio un corso di bricolage, di cucina, o addirittura la realizzazione di un panificio". (pc)