Varrasi (Verdi): «No alla multisala di Novoli, sosteniamo la battaglia dell'Agis toscana»
«Sosteniamo la battaglia dell'Agis toscana contro la realizzazione di un'altra multisala». Lo ha annunciato il capogruppo dei Verdi Giovanni Varrasi.«C'era un vecchio slogan che invitava a non interrompere con spot pubblicitari l'emozione donata da un film ha aggiunto Varrasi - oggi non sono più gli spot, o almeno non solo quelli, ma la proliferazione dei cosiddetti "multiplex", ovvero le mega sale cinematografiche a mettere a rischio l'emozione dei cinefili. Ci riferiamo al progetto di Novoli, o meglio della berlusconiana "Medusa", che intende realizzare l'ennesima multisala cinematografica a Firenze. Come se le recenti scomparse del Ciak e del Gambrinus non avessero minimamente toccato le corde degli amministratori fiorentini, si vuole perseverare su questa strada che noi Verdi non condividiamo. Eppure il cinema è poesia, fantasia, sogno, e coniugarlo con i neon scintillanti, i bar fashion, i maxi-parcheggi pare assurdo prima ancora che impossibile. Andare al cinema non è soltanto vedere un film, ma è stare in compagnia, godere di un momento di rilassamento, scegliere una sala di quartiere o con un fascino particolare; come sminuirlo a livello di un outlet commerciale?»«Ci sia permesso ha proseguito Varrasi - invitare gli amici del partito democratico ad ascoltare, su questo più che su altro, l'autorevole parere di Walter Veltroni che preferirebbe "Nuovo Cinema Paradiso" a "Cine Las Vegas". Non vogliamo entrare nel merito giudiziario, che pure è oggetto di esposto da parte degli esercenti, e ci limitiamo a porre una domanda: dobbiamo continuare a pensare solamente come far soldi a tutti i costi, distruggendo insieme ai paesaggi naturali i "paesaggi dell'anima"? Non cogliete il legame ormai evidente fra una cultura imprenditoriale avida e di corto respiro ed una serie di valori popolari che ne vengono spazzati via?Fermiamoci un attimo. Ripensiamo questa scelta, allineiamoci al punto di vista autorevole dell'assessore regionale alla cultura Cocchi, che si dissocia dal progetto». (fn)