Vertenza Ataf, Pieri, Malavolti, Pettini, De Zordo e Baruzzi: «Sostegno ai lavoratori»
«Solidarietà alla mobilitazione indetta ieri dai lavoratori di Ataf» è stata espressa da Leonardo Pieri (Rifondazione Comunista), Gregorio Malavolti e Daniele Baruzzi (Sinistra Democratica), Luca Pettini (Comunisti Italiani) e Ornella De Zordo (Unaltracittà/Unaltromondo).«La rottura della trattativa hanno aggiunto i cinque consiglieri che sono anche componenti della commissione "ambiente e mobilità" - avvenuta venerdì scorso dopo il tentativo in extremis del prefetto di ricucire lo strappo, aggrava ulteriormente una situazione che va peggiorando di mese in mese da ormai troppo tempo. Lo sciopero di ieri si incardinava su due punti precisi: il primo è la responsabilità dell'azienda rispetto all'orario di lavoro, alle nuove assunzioni, con 800 euro per un impiego altamente qualificato, ed ai premi di risultato, il secondo è rispetto alle inadempienze dell'amministrazione comunale. La prima partita è di carattere sindacale e quindi ci limitiamo a sostenere le ragioni dei lavoratori nei confronti di un'azienda, e in particolare di questa nuova dirigenza, che negli ultimi mesi non ha favorito le positive relazioni sindacali che sarebbero necessarie vista la rilevanza dei problemi sollevati; la seconda invece ci riguarda più direttamente in quanto chiama le responsabilità dirette dell'amministrazione comunale».«Nell'accordo del 2006 ricordano Pieri, Malavolti, Pettini, De Zordo e Baruzzi si cercava di rilanciare un'azienda in deficit cronico e drammatico e si era chiesto a ciascuna delle parti in causa, Comune, azienda e lavoratori, di fare grandi sforzi e sacrifici per incrementare la produttività e ridurre il deficit. I lavoratori hanno fatto la loro parte, mentre l'azienda no e il Comune in parte. Quest'ultimo, che pure ha contribuito alla ricapitalizzazione dell'azienda, doveva garantire le necessarie infrastrutture che avrebbero permesso al servizio pubblico di essere competitivo sul piano della velocità commerciale attraverso la realizzazione di nuove corsie preferenziali e delle "flashlines" e di interventi finalizzati alla riduzione del traffico privato, tutte misure comprese nel "piano generale del trasporto urbano" che è già stato adottato dal consiglio e incomprensibilmente non attuato. Va in questo senso una petizione, sottoscritta da più di mille lavoratori, presentata da una delegazione che ha incontrato l'amministrazione ieri pomeriggio. Ancora oggi tutto ciò è ancora lontano dall'essere realtà, nonostante l'impegno profuso da queste forze politiche, sia stando in maggioranza che all'opposizione, e dalla commissione "ambiente e mobilità"». (fn)