Pal Surinder, l'assessore De Siervo: "Abbiamo organizzato un funerale secondo le volontà della famiglia. Presente il fratello, che è stato ospitato e assistito"
La notizia della morte di Pal Surinder, alla stazione di Campo di Marte il 29 dicembre, è una notizia grave, rilevante ha detto l'assessore all'accoglienza e integrazione Lucia De Siervo durante la comunicazione in consiglio comunale - una notizia che riguarda una persona che viveva per strada, e che purtroppo è divenuta pubblica solo il 4 gennaio. Noi non eravamo informati del fatto, e probabilmente qui c'è una riflessione da fare, sul fatto di non dover mai più trovarsi a giustificarsi come una notizia del genere non fosse pervenuta".L'assessore De Siervo ha quindi ricordato che questo pomeriggio il Comune ha organizzato il funerale e la cremazione del 45enne Surinder. "La settimana scorsa la famiglia di Surinder ha contattato Caritas, la quale ha contattato l'amministrazione comunale perchè la famiglia voleva venire a Firenze e disporre le volontà del proprio congiunto ha ricordato l'assessore -. Abbiamo assistito il fratello di Surinder e ci ha palesato la volontà della famiglia di procedere alla cremazione del corpo. Quindi abbiamo accolto il fratello e seguito nelle pratiche burocratiche. Stamani il magistrato ha dato il nulla osta alla cremazione, che è avvenuta oggi nel primo pomeriggio. Poi, seguendo la volontà della famiglia, il fratello porterà le ceneri di Surinder in India"."Mi preme sottolineare che se la famiglia si è rivolta alla Caritas per affrontare questa delicata situazione, questo significa quanto questa associazione sia vicina quotidianamente a coloro che soffrono".L'assessore ha quindi ricordato il percorso del giovane indiano nel nostro Paese, fino alla sua morte, e ha invitato ad una riflessione sui numeri dell'accoglienza: sono 700 accoglienze tutto l'anno e 160 nel periodo invernale, fino ad arrivare ad un aumento dei posti del 60% rispetto allo scorso anno. Le regole che ci siamo dati, insieme alle associazioni di volontariato, sono tali da permettere la massima accoglienza, tanto che sono il 25% i residenti a Firenze che hanno usufruito dei posti letto nel periodo invernale mentre il restante non sono residenti. Per quanto riguarda l'età delle persone accolte il 68% ha un'età sopra i 45 anni ma il 32% sotto i 45. "Questa è una regola condivisa con l'associazionismo per dare all'inizio precedenza, e non esclusività, alle persone più anziane, che nel momento in cui è avvenuto il primo ingresso, questa regola viene a cadere. Vorrei ricordare che da parte dell'amministrazione esiste la massima disponibilità all'ascolto e al confronto con tutte le associazioni per poter perseguire tutti insieme la politica dell'accoglienza nella nostra città"."E anche a Surinder era stato offerto di entrare nell'accoglienza invernale ha sottolineato l'assessore - e qui si apre un'altra riflessione: fino a dove la libertà di scelta? Questa città ha sempre ribadito che ci fosse questo impegno nel sociale, e dall'altra fosse importante tutelare la libertà dei singoli, che non diventasse troppo rigido, che non fosse imposto e quindi mi chiedo quindi: dobbiamo mettere delle obbligatorietà?"."Vorrei quindi che si riflettesse sulla tragica morte di Pal Surinder, e che si ricordasse quanto l'amministrazione ha fatto fa e farà - ha concluso l'assessore De Siervo - sapendo benissimo che la risposta sociale, per quanto riguarda il bisogno di strada, non è mai semplice e complessa, ma che viene sciolta dalla buona volontà di dare davvero risposte a quanti più possibili cittadini nella nostra città". (pc)