Delibera servizio idrico, Nocentini (Rifondazione): «Affidabilità di Acea da verificare prima di ogni ulteriore rapporto»
«L'affidabilità di Acea in merito a strategia imprenditoriale e correttezza nelle procedure di gara per la gestione del servizio idrico è quanto meno da mettere in discussione e da verificare, prima di ogni ulteriore rapporto». E'quanto ha dichiarato la capogruppo di Rifondazione Comunista Anna Nocentini ricordando che «il 22 novembre 2007 l'autorità garante della concorrenza e del mercato ha comminato ad ACEA una multa di 8.300.000 di euro e a Suez Environnement una multa di 3.000.000 di euro per aver posto in essere "un'intesa restrittiva della concorrenza" infrazione considerata "molto grave"».«Le 66 pagine di motivazione della sentenza ha aggiunto l'esponente dell'opposizione - aiutano a capire chi e per quale fine vengono operate le scelte fondamentali nella gestione del servizio idrico. Evidenziamo alcuni punti. Nel marzo del 2003 un documento che circola fra i dirigenti di Suez, utile a comprendere i rapporti fra le due Società, recita: "il gruppo Suez possiede l'1,9% di Acea. Suez potrebbe nominare a novembre un amministratore con il 3% del capitale. (.) Obiettivo: utilizzare Acea come "braccio armato" di Suez per l'acqua in Italia". Dello stesso periodo il rapporto della direzione studi e progetti di Suez nel quale si legge, con riferimento alle gestioni degli ATO in cui Suez ed Acea sono già presenti, la prospettiva di "messa in comune delle partecipazioni di Acea e Suez in Toscana, comprese Arezzo e Acque Toscane, in seno a un'impresa comune ad hoc "NewCo Toscana"».«Infine ha proseguito Anna Nocentini - l'antitrust afferma che l'accordo fra Acea e Suez "è stato volto a mantenere ed aumentare il rispettivo potere di mercato secondo criteri di mera strategia imprenditoriale e non di maggiore efficienza industriale. Al proposito, particolarmente chiaro risulta un documento aggiornato al 2006, in cui la costituzione di un'impresa comune per la gestione delle rispettive attività toscane di Suez ed Acea viene ricondotta a obiettivi puramente strategici quali la definizione delle politiche delle parti in Toscana nel settore dell'acqua e della depurazione, il coordinamento e responsabilità gerarchica sui manager locali delle società operative o ancora la definizione di una politica comune di voto nei consigli di amministrazione". Da questi parziali riferimenti si può dedurre anzitutto che l'ipotesi di dare vita ad un soggetto forte, italiano, capace di reggere le sfide del mercato internazionale, si scontra con la realtà degli accordi, segreti, già in essere fra Suez ed Acea la quale ottiene da Suez di essere "totalmente libera nel Lazio", condividendo, invece, con la multinazionale francese le possibilità sul resto del territorio italiano».«Inoltre ha sottolineato la capogruppo di Rifondazione il percorso di fusione dei soggetti gestori degli ATO 2, 3 e 6, previsto nel protocollo firmato tra i sindaci Domenici, Fontanelli e Veltroni il 24 novembre 2007, che dovrebbe portare alla costituzione di una nuova società operativa dal nome NewCo, nemmeno il nome ci fanno scegliere, deriva dall'ipotesi studiata da Suez nel 2003. L'accordo fra Acea e Suez si è caratterizzato per "mera strategia imprenditoriale" ovvero nell'interesse esclusivo delle aziende e "non di maggiore efficienza industriale" ovvero nell'interesse di un migliore servizio basato su economie di scala, sinergie d'impresa ecc». (fn)