Cento anni di restauro a Firenze, una mostra in Sala d'Arme racconta come palazzi, chiese, conventi, piazze e statue tornano a vivere
Un patrimonio di opere, a partire da Palazzo Vecchio, l'edificio pubblico più grande e più importante del Medioevo europeo, che comprende chiese, musei, mura, cappelle, tabernacoli, statue e fontane. E che ora sono raccolte nella mostra che si inaugura oggi presso la Sala d'Arme di Palazzo Vecchio (fino al 22 gennaio) e in un catalogo che racconta la storia di queste opere d'arte e i restauri, tutti curati dall'Ufficio delle Belle Arti del Comune istituito nel dicembre del 1907 per custodire, salvaguardare, amministrare il patrimonio storico, artistico e architettonico di proprietà comunale: chiese, palazzi, mura e porte, fontane.Cento anni di restauri significano tante cose: tanto lavoro, ma anche ridare vita a tanti complessi monumentali della città, alle chiese, alle piazze storiche. Oggi tutti i lavori eseguiti dallo storico ufficio sono tutti esposti nella mostra curata dall'Ufficio Belle Arti guidato dall'architetto Giuseppe Cini E così si scoprono gli interventi di recupero nella chiesa di Santa Maria Novella, quelli sui dipinti, ma anche quelli sulla facciata, tutto il restauro e la messa in sicurezza di Palazzo Vecchio, dai camminamenti di ronda, alla sala di Gigli, gli infissi, l'anagrafe, la Torre di Arnolfo. E poi tutto il recupero delle ex Scuole Leopoldine di Santa Maria Novella, la Loggia del Mercato Nuovo. Senza contare tutti i palazzi e le ville: la casa di Dante, Villa Arrivabene, Palazzo Strozzi, Casa Lapi, i cinema e i teatri come il Puccini, il Goldoni, la Goldonetta, il Teatro 13."Un gruppo di lavoro eccellente ha detto l'assessore Giovanni Gozzini- che di anni in anni si è passato la cura delle opere più importanti della città. Decine e decine di palazzi, chiese, campanili che vengono soccorsi, protetti, consolidati con progetti che vengono discussi, elaborati selezionati secondo priorità e urgenze. Un lavoro fondamentale che va oltre la politica e che bisogna ammirare e sostenere". Oltre che nella mostra i restauri sono tutti raccolti in un volume edito da Polistampa in cui tutte le opere sono raccontate' con immagini e accompagnate da schede in cui si spiega nel dettaglio i lavori eseguiti.Nell'ambito della mostra sono state organizzate anche una serie di conferenze tenute dai vari membri dell'Ufficio Belle Arti in cui si spiegano alcuni restauri, le tecniche utilizzate. Il primo appuntamento è previsto per venerdì alle 16 al Teatro Puccini dove si parlerà del restauro. La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18. l'ingresso è libero. (lb)