Falso indigente scoperto dalla Polizia municipale con un patrimonio di oltre 500mila euro fra contanti, titoli, azioni e gioielli. L'assessore Cioni: "Indagini su nostri assistiti per evitare altri casi"
"Tradito" da una tessera sconto per il supermercato e da un'accurata indagine della Polizia municipale, falso indigente viene trovato in possesso di un patrimonio di oltre 500.000 euro fra denaro contante, titoli e gioielli, oltre a materiale informatico sottratto all'ospedale Meyer. I dettagli dell'operazione sono stati presentati oggi in Palazzo Vecchio dall'assessore alla sicurezza e vivibilità urbana Graziano Cioni e dal comandante della Polizia municipale Alessandro Bartolini."Si tratta di un personaggio con problemi psichici e noto ai nostri servizi sociali ha spiegato l'assessore Cioni che anch'io più volte ho incontrato, dopo le sue rimostranze a seguito del taglio del contributo sociale, dopo essere venuti a conoscenza che il soggetto percepiva un assegno mensile di pensione attorno ai novecento euro". L'assessore Cioni ha anche ricordato che si tratta del secondo caso di presunti indigenti che invece in realtà non lo erano affatto. "A tal proposito ha annunciato l'assessore avvieremo un azione congiunta di Polizia municipale e servizi sociali per indagare su casi sospetti di nostri assistiti che ci potranno essere segnalati o anche controlli a campione".Il comandante Bartolini ha poi ricostruito la dinamica. Lo scorso 20 dicembre una pattuglia di motociclisti della Polizia municipale è intervenuta in via del Gignoro per i rilievi di un sinistro stradale tra due auto. Uno dei due conducenti coinvolti (un albanese con regolare permesso di soggiorno) che aveva richiesto l'intervento degli agenti, ha riferito che l'altro conducente dopo aver constatato i danni aveva chiuso l'auto e, con una scusa, si era allontanato senza fare più ritorno. L'auto abbandonata era una Hunday Terracan che, dopo accertamenti, risultava essere stata rubata del 27 novembre a Sesto Fiorentino. Nell'auto sono stati trovati prodotti alimentari, mentre nel bagagliaio vi erano alcune scatole contenenti attrezzature informatiche e medicali (lenti da microscopio), tra le quali 6 schermi a cristalli liquidi e 5 "torrette" per personal computer, 6 mouse e 5 tastiere; da un'etichetta gli agenti risalivano alla proprietà, che risultava l'Azienda Ospedaliera Meyer. Da immediati contatti con l'Ospedale constatavano che vi era stato un furto di attrezzature nei giorni del trasloco alla nuova struttura a Careggi avvenuto fra il 14 e 15 dicembre.A quel punto gli agenti, appurato che i prodotti alimentari provenivano dal vicino supermercato, hanno individuato il cliente tramite le telecamere e identificato grazie alla carta per il bonus dei punti regalo. Da qui sono risaliti alle generalità del soggetto che è risultato noto alla Polizia Municipale (anche per le intemperanze di cui a volte si era reso responsabile presso gli uffici comunali di assistenza del Quartiere 2 dove si recava per reclamare la propria posizione di persona disagiata), residente in un alloggio popolare nella zona di Rovezzano e assistito dal Comune. Si tratta di pluripregiudicato (fiorentino di 58 anni) con precedenti specifici di furto e ricettazione e privo della patente di guida per mancanza dei requisiti morali, fatto quest'ultimo, che l'ha portato a "collezionare" due denunce della Polizia municipale negli ultimi cinque mesi del 2007 e al sequestro dello scooter di sua proprietà. L'auto rubata è stata restituita così come il materiale informatico e medicale (per un valore di almeno 15.000 euro).Nei giorni seguenti, a seguito di pedinamenti effettuati dalla Polizia municipale per delega dell'Autorità Giudiziaria allo scopo di recuperare la restante refurtiva, il soggetto è stato fermato, dopo aver tentato la fuga su un'altra auto anch'essa risultata rubata. A seguito di una perquisizione presso la propria abitazione è stata recuperata altra refurtiva, in parte riconducibile all'Ospedale Meyer e ad altre aziende sanitarie pubbliche: 3 computer portatili, una torretta di personal computer, un monitor a cristalli liquidi, 4 telefoni cellulari, 4 schede telefoniche, una macchina fotografica digitale, 2 stampanti, 1 tastiera, lettori per smart card e altro materiale informatico, un apparecchio avviatore rapido per auto, le chiavi di due cassette di sicurezza presso due banche e una copia del codice penale e del codice di procedura penale (edizione 2003) con timbro inventario della Corte di Appello di Firenze. Sono stati trovati anche un navigatore satellitare "Tom Tom" e un telefono satellitare che si trovavano nella Hunday Terracan al momento del furto. La Polizia municipale ha proceduto anche al sequestro di materiale relativo ad "attività economico-finanziarie" dalle quali appare una persona totalmente diversa da quella che traspare pubblicamente. Dall'abitazione trasandata e priva del normale decoro e mobilio, con disordine totale, suppellettili e vestiti per terra, tanto che il soggetto evidentemente tendeva a farsi considerare un indigente privo di cultura e che conduceva una vita di stenti, così come segnalato da lui stesso ai servizi sociali comunali ai quali ripetutamente si era rivolto per chiedere sostegno economico e materiale.In realtà, dal materiale sequestrato, emerge un individuo che dispone di un patrimonio molto elevato in denaro, titoli ed azioni, gioielli e diamanti. Questi erano contenuti in una delle cassette di sicurezza delle quali era titolare e immediatamente posti sotto sequestro. Al momento appare difficile ricostruire la vera situazione economica dell'indagato (quella accertata al momento si aggirerebbe, in liquidi, titoli e gioielli, in oltre mezzo milione di euro), ma dalla documentazione acquisita si evince che si è in presenza di un individuo con grandi capacità di orientarsi nel mondo finanziario e di gestire, anche in forma telematica, i propri rapporti con le istituzioni bancarie e finanziare. Valgano in questo senso un estratto conto del bancomat dal quale risulta a metà dicembre un saldo contabile di oltre 212.000 euro, un rendiconto emesso da una società azionaria dal quale risultano investimenti in titoli ed azioni per 194.000 euro e i gioielli e i diamanti depositati nella cassetta di sicurezza per un valore approssimativo di 120.000 euro. Sono in corso accertamenti in tutti i conti correnti posseduti (una decina) e su un'immobile in Liguria che dovrebbe essere stato ereditato. E' emerso inoltre che l'individuo è titolare di una pensione di 986 euro mensili.Nel corso dell'attività investigativa sono state sequestrate anche due carte d'identità rilasciate dal Comune di Firenze e ancora in suo possesso, nelle cui foto appare totalmente diverso per fisionomia (una con capelli folti e barba, l'altra senza barba e calvo). Per l'ultima rilasciata risulta una falsa denuncia di smarrimento.Infine ieri il soggetto si è presentato con un'altra falsa denuncia di smarrimento delle chiavi di una cassetta di sicurezza, presentata ai Carabinieri, rivendicando alla propria banca l'immediata apertura della cassetta stessa allo scopo di portar via gioielli e titoli."Sono in atto ha concluso il comandante Bartolini ulteriori attività investigative relative, oltre al reato di ricettazione, ad altre violazioni di natura penale come la guida senza patente, false denunce all'autorità di polizia, truffa con false attestazioni sulla condizione patrimoniale e finanziaria. Infine sarà effettuata la dovuta segnalazione agli uffici comunali affinché sia proceduto alla revoca dell'assegnazione dell'alloggio popolare e alla sospensione di altri eventuali benefici pubblici e contributi, nonchè al recupero di tasse, imposte e sanzioni amministrative che risultano pendenti".(fd)