Tramvia, Razzanelli (UDC): «Mi stupisce che un ingegnere del calibro di Angotti possa sostenere il progetto delle linee 2 e 3»

«Condivido le considerazioni di Angotti riguardo alle criticità del traffico cittadino, ma il coordinatore del gruppo di ricerca del micrometrò sbaglia nel momento in cui parla delle soluzioni. Anch'io sono per la ‘cura' del ferro, a patto però che le rotaie siano sistemate sottoterra». Lo ha detto il capogruppo dell'UDC Mario Razzanelli.«Ma soprattutto - ha aggiunto l'esponente del centrodestra - non riesco a capire come un ingegnere qual è Angotti possa sostenere un progetto, quello delle linee 2 e 3 della tramvia, di cui ancora non si conoscono gli effetti sul traffico. Forse Angotti non sa che soltanto il 3 dicembre Matulli ha annunciato che sarebbero iniziati gli studi sui flussi, per capire l'impatto che le linee 2 e 3 della tramvia avranno sul tessuto urbano. Forse lo stesso Angotti potrà spiegarci come verranno regolati i flussi tra la Fortezza e Careggi o in viale Giannotti. E quello che succederà a tutto il traffico veicolare che, provenendo da Firenze sud, si troverà poi di fronte ai ‘tappi' di piazza della Libertà e della Fortezza».«E' utile ricordare – ha concluso Razzanelli - che recentemente, in un giornale universitario dal titolo ‘L'UniversitArea', il professor Tito Arecchi, ideatore della micrometropolitana, ha affermato che sarebbe opportuno ‘un super progetto in cui si lasci la tramvia per la periferia, e ci si raccordi col micrometrò nel centro cittadino'. Sì, perché in particolare piazza del Duomo deve essere pedonalizzata: lì, non ci devono passare né autobus, né tram». (fn)