Derivati, Checcucci (AN): «Bocciata dal consiglio la mia richiesta di chiarezza»

«Si è persa un'occasione per fare chiarezza sulla situazione finanziaria». Così la consigliera di Alleanza Nazionale commenta la decisione dell'assemblea di Palazzo Vecchio che ieri ha bocciato il suo ordine del giorno, collegato al bilancio, che chiedeva una «ricognizione di tutti gli strumenti finanziari "derivati" utilizzati dal Comune».«Per quanto la gestione del debito – ha ricordato l'esponente del centrodestra - il Comune ha sottoscritto anche i famosi "swap". Nonostante le rassicurazioni dell'assessore, il livello di "sofisticazione" di tali contratti e la complessità delle regole di indicizzazione rendono particolarmente complessa la valutazione di questi strumenti sia in termini di profilo di rischio sia in termini dell'effettivo valore economico della transazione. Queste operazioni a volte risultano formalmente vendute dalle banche a costi vicini allo zero, ma in realtà esse incorporano delle perdite "implicite" nelle condizioni applicate dalle controparti bancarie ai Comuni».«Se un Comune volesse estinguere anticipatamente l'operazione - ha aggiunto Gaia Checcucci - dovrebbe sostenere un costo pari al valore attuale delle sfavorevoli condizioni del contratto. Alla luce dei sette diversi contratti in derivati che l'amministrazione ha stipulato, e che impegnano non poco le generazioni future scaricando sulle loro spalle il costo di benefici in termini economici immediati, ritenevamo indispensabile un'operazione un'attività di "due diligence" effettuata da parte di una società di consulenza, che abbia maturato esperienze nei mercati finanziari internazionali, che sia specializzata nell'analisi dei rischi degli strumenti finanziari derivati e che sia indipendente nel senso di non aver mai svolto alcuna attività di intermediazione». (fn)Questo il testo dell'ordine del giorno:ODG collegato alla Delibera n. 907 – Bilancio di Previsione 2008 – Bilancio Triennale 2008/2010 – Relazione Previsionale e ProgrammaticaOGGETTO: IMPEGNA IL SINDACO AFFINCHE' VENGA SVOLTA UNA RICOGNIZIONE INDIPENDENTE SULLE OPERAZIONI DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI DEL COMUNE UTILIZZANDO GLI STRUMENTI FINANZIARI COMUNEMENTE CHIAMATI "DERIVATI"Proponente: Gaia CheccucciPREMESSO CHEIn data 14 Ottobre 2007, la trasmissione "Report" dedicata agli strumenti finanziari cd "derivati" ha evidenziato come alcuni Comuni italiani hanno posto in essere contratti formalmente finalizzati alla copertura del rischio di variazioni dei tassi di interesse sui loro debiti ma in realtà caratterizzati da clausole che consentono ai Comuni di anticipare flussi di cassa positivi e differire uscite di cassa e costi agli anni (e alle amministrazioni) successivi;Tali contratti, strutturati nella forma tecnica di "interest rate swap" , in effetti possono essere caratterizzati da elevati profili di rischio finanziario in grado di generare perdite la cui entità dipende dalla natura delle clausole associate ai singoli contratti e dall'andamento registrato da uno o più dei parametri sottostanti;Il livello di sofisticazione dei contratti e la complessità delle regole di indicizzazione spesso proposte dalle principali case di investimento internazionali rendono particolarmente complessa la valutazione di questi strumenti sia in termini di profilo di rischio sia in termini dell'effettivo valore economico ("fair value") della transazione;In particolare queste operazioni a volte risultano formalmente vendute dalle banche a costi vicini allo zero, ma in realtà esse incorporano delle perdite "implicite" nelle condizioni applicate dalle controparti bancarie ai Comuni. Questa circostanza si traduce nel fatto che se un Comune volesse estinguere anticipatamente l'operazione dovrebbe sostenere un costo pari al valore attuale delle sfavorevoli condizioni del contratto;In data 19 Ottobre 2007, la Repubblica titolava "Derivati agli enti locali, indaga la Finanza";Il 27 Ottobre 2007 Il Sole 24 Ore ha pubblicato i numeri relativi agli strumenti derivati negoziati in Italia. Secondo il Tesoro, dal 2002 al primo semestre 2007 sono stati circa 900 i derivati firmati da 525 Enti Locali, di cui 459 Comuni. A fine Agosto il valore di mercato di tali strumenti configurava una sorprendente perdita (potenziale) pari a circa un miliardo di Euro, di cui due terzi a carico dei Comuni.Questa prassi si è potuta consolidare anche alla luce del fatto che, a fini di bilancio, le pubbliche amministrazioni (ivi incluso lo Stato) purtroppo non sono tenute a rappresentare gli strumenti finanziari al loro valore di mercato, contrariamente alle aziende private. L'obiettivo di questa mozione è anche quello di far diventare Firenze un esempio di trasparenza e di corretta informazione anche tenendo conto delle disposizioni contenute nel disegno della Legge Finanziaria 2008;CONSIDERATO CHEIn base alle informazioni fornite dall'Amministrazione Comunale risultano in essere 7 diversi contratti in derivati;Come si evince dalla Relazione Previsionale e Programmatica 2008-2010 parte 1°, l'indebitamento a carico del Comune al primo gennaio 2008, tenuto conto dei mutui che verranno contratti nel mese di dicembre 2007, ammonta a Euro 466 milioni ed è composto per il 32% da mutui e B.O.C. a tasso fisso e per il 68% da mutui B.O.C. a tasso variabile;RITENUTO CHEIn particolare i contratti stipulati per ottimizzare il profilo dei flussi di cassa potrebbe aggravare la spesa per interessi, qualora i contratti non siano stati congegnati con l'esclusivo scopo di garantire esclusivamente la copertura dai rischi finanziari e presentino clausole con particolari effetti leva. Noi non siamo in grado di analizzare tutti i contratti in essere e di "smontarli" per identificare l'esistenza di eventuali significative passività potenziali per il Comune.Su Panorama dell'8 Novembre si legge che " alcuni sindaci hanno firmato i contratti senza rendersi conto del rischio che stavano assumendosi". In effetti l'elevata complessità dei contratti rende sovente assai ardua la valutazione del profilo di rischio degli strumenti derivati e la stima del relativo valore di mercato. Tale esercizio richiede competenze specifiche di ingegneria finanziaria e la conoscenza delle prassi comunemente utilizzate nell'ambito dei mercati finanziari.Tutto ciò rende necessaria una operazione di trasparenzaTUTTO CIO' PREMESSOIL CONSIGLIO COMUNALE DI FIRENZEIMPEGNA IL SINDACOAd avviare, con le modalità descritte nei successivi paragrafi 2 e 3 , una attività di ricognizione del portafoglio di tutti gli strumenti finanziari "derivati" posti in essere dal Comune, con lo scopo di fare chiarezza sulla attuale situazione finanziaria;Tale attività di "due diligence" dovrà essere effettuata da una primaria società di consulenza in possesso, grazie a comprovate esperienze maturate presso primari soggetti, sia pubblici che privati operanti nei mercati finanziari internazionali, di riconosciute competenze, referenze e professionalità nei temi dell'ingegneria finanziaria e nella valutazione degli strumenti "derivati";E' importante che tale società 1) sia di matrice non bancaria, 2) che sia specializzata anche nell'analisi dei rischi degli strumenti finanziari cd "derivati" e 3) che sia "indipendente", vale a dire che non svolga e non abbia mai svolto alcuna attività di intermediazione sugli strumenti finanziari cd "derivati". Questa caratteristiche sono importanti perché esse tendono (nei limiti del possibile) a garantire indipendenza di giudizio in quanto chi svolgerà la "due diligence" dovrà essere un soggetto non coinvolto, né direttamente, né indirettamente né per interposta persona, nella negoziazione di strumenti finanziari cd "derivati".L'obiettivo di dettaglio della "due diligence", i cui risultati risulteranno da una relazione indirizzata al sindaco, ai membri della giunta ed ai consiglieri , includerà, oltre ad eventuali altre informazioni che il signor sindaco riterrà opportuno richiedere:La rilevazione di tutti i contratti attualmente posti in essere tra il Comune di Firenze e le controparti bancarie.L'analisi delle caratteristiche contrattuali di tutti gli strumenti derivati negoziati dal Comune e la verifica che nessuna delle varie clausole sia in contrasto con le disposizioni di legge dello Stato.La stima dei costi originari associati alle operazioni in derivati al momento in cui i contratti sono stati stipulati. Tale stima dovrà essere effettuata in modo da evidenziare le componenti di commissione implicite ed esplicite sostenute dal Comune di Firenze all'atto della stipula dei contratti.La conduzione di una verifica di coerenza tra gli strumenti finanziari cd "derivati" negoziati e la natura delle operazioni d'indebitamento sottostanti.L'analisi di eventuali operazioni di ristrutturazione di posizioni in derivati di natura pregressa. In tale ambito sarà necessario valutare i costi impliciti in ogni operazione di ristrutturazione effettuata con controparti bancarie.L'analisi del profilo di rischio delle posizioni in "derivati" in essere, in rapporto alle caratteristiche finanziarie delle esposizioni debitorie sottostanti. Tale stima dovrà essere effettuata attraverso l'adozione delle migliori metodologie quantitative correntemente utilizzate dalla prassi di mercato per quantificare il profilo di rischio di transazioni finanziarie complesse.La stima del valore di mercato delle posizioni in derivati in essere, attraverso l'implementazione delle metodologie di stima quantitativa utilizzate nella migliore prassi di mercato per addivenire ad una stima del "fair value" di ogni contratto. Tale indicazione consentirà di evidenziare se le posizioni in derivati in essere configurano una situazione di perdita o di guadagno per il Comune di Firenze, grazie alla produzione di una stima effettuata ad opera di un soggetto indipendente.Identificazione di eventuali azioni che il Comune potrebbe considerare per modificare le strategie finanziarie in atto, nell'ipotesi che esse non siano più considerate convenienti.Formulazione della stima dei costi che sarebbe necessario sostenere nell'ipotesi di una estinzione anticipata delle posizioni, alla data della relazione.Produzione di una relazione dettagliata, inclusiva dell'indicazione circa le analisi condotte, le metodologie utilizzate ed i risultati ottenuti.Gaia CheccucciFirenze, 20 dicembre 2007