"Sedotta & Bidonata", un film per valorizzare la fiorentinità
Si chiama "Sedotta & Bidonata" il film di Enza Magrini che è stato presentato oggi in Palazzo Vecchio dall'assessore alle tradizioni popolari fiorentine Eugenio Giani e dal presidente di Mediateca Toscana Ugo Di Tullio.Sulla falsa riga di Amici Miei di Mario Monicelli, il film ruota intorno alle trovate goliardiche di quattro amici, stavolta pensionati (Novello Novelli, Sergio Forconi, Luciano Casaredi e Ferdinando Ferrini), che cercano di prolungare lo stato felice della propria infanzia architettando uno scherzo feroce nei confronti di un'anziana ma brillante signora (Laura Pestellini). Il film è ambientato a Firenze, e si svolge in alcuni dei centri storici della vita sociale fiorentina, come il bar "Le giubbe rosse" dove si riuniscono abitualmente i quattro amici, piazza Santa Croce e Villa Spadolini."Questo lavoro ha detto l'assessore Giani è il primo passo che vogliamo sviluppare con Mediateca Toscana e che ci ha visti uniti nell'obiettivo di realizzare un prodotto multimediale per far conoscere e valorizzare un patrimonio che rischia di disperdersi come quello delle tradizioni fiorentine e toscane. In questi anni il mio assessorato ha svolto azioni sulle tradizioni, sui giochi storici e sulla ricerca. Ora, grazie a Mediateca Toscana avvieremo una collaborazione anche in questo settore che ritengo fondamentale anche nell'ottica del ricambio generazionale"."Si tratta di un cast 100% made in Tuscany ha commentato Enza Magrini un gruppo composto da persone che, per quanto abituate al set, incarnano proprio quello spirito spontaneo e irriverente che caratterizza il film e, più in generale, il cinema fiorentino.""Sedotta & Bidonata" è il primo film della Magrini ma è anche il primo episodio di una serie che dovrà proseguire e diventare un lungometraggio dal titolo I quattro amici che sarà girato in Toscana che potrà contare sul supporto di Mediateca Regionale Toscana Film Commission."Col lavoro di Enza Magrini ha sottolineato Di Tullio si avvia un percorso di toscanità vera. Gli attori, tutti toscani doc, non recitavano, ma vivevano. E questo lo si è visto bene nelle scene. Non bisogna pensare che la tradizione si recupera solo con le feste e le rievocazioni, ma è necessario agire anche su altri settori, come ad esempio il cinema. Ritengo poi un fatto estremamente importante che questa presentazione si sia svolta in Palazzo Vecchio, la sede civica. Un significato che testimonia anche la volontà delle istituzioni di valorizzare il patrimonio della fiorentinità e della toscanità".(fd)