Pena di morte, Agostini (PD): «Moratoria scelta di civiltà»
«Si tratta di una scelta di civiltà, di una svolta epocale. Il rigetto della pena di morte implica da parte di uno Stato di diritto il rifiuto della logica della violenza». E' quanto ha dichiarato la consigliera del partito democratico Susanna Agostini dopo l'approvazione della risoluzione per la "moratoria universale della pena di morte nel mondo" da parte dell'assemblea generale delle Nazioni Unite.«Come argomentava Cesare Beccaria già due secoli e mezzo fa ha ricordato l'esponente della maggioranza che è anche componente della commissione per la pace e la solidarietà internazionale - la pena di morte è inutile ai fini della prevenzione dei reati, visto che il deterrente più efficace non è infatti l'entità della pena, ma la sua certezza, e insostenibile dal punto di vista etico, perché non si risponde a un delitto, per quanto orribile, con un altro delitto consumato a freddo».«Trattandosi di una questione di principio, che chiama in causa valori universali ha aggiunto Susanna Agostini non hanno prevalso le obiezioni dettate dal realismo politico, come quelle che abbiamo spesso sentito e che così si possono riassumere: la proposta di moratoria non passerà mai all'assemblea Onu; se anche passasse servirebbe a poco, vista la situazione in molte parti del mondo, in cui si uccide quotidianamente su larghissima scala. L'Italia non ha sottovalutato le difficoltà dell'impresa ma è proprio in casi come questi che si deve insistere nella battaglia. E così è stato. Altrimenti sarebbe tuttora vigente l'istituto della schiavitù e le donne sarebbero ovunque escluse dal diritto di voto, come accadeva ancora un secolo fa». (fn)