Sondaggio Doxa. Razzanelli (UDC): "Non rispettate le normative sulla diffusione dei sondaggi". Informati l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ed il presidente della Doxa

Un'informazione all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e al presidente della Doxa Ennio Salamon per far luce sul sondaggio commissionato dal Comune di Firenze. A inviarla è stato il capogruppo Udc al Comune di Firenze."Oggi – dice Razzanelli – sono apparsi sui giornali i risultati del sondaggio sulla tramvia commissionato dal Comune alla Doxa. Peccato però che siano stati omessi i testi integrali delle domande e sia stata rinominata la scala delle risposte. Insomma, questo sondaggio pare tutto meno che obiettivo. E dal momento che il lavoro della Doxa viene lautamente pagato coi soldi dei contribuenti vogliamo che sia fatta al più presto chiarezza"."Il legislatore – si legge nella lettera – per prevenire l'uso dei sondaggi a scopo «disinformativi» ovvero di manipolazione della pubblica opinione, ha imposto per la divulgazione delle risultanze sui mezzi di comunicazione delle regole molto strette. Fra l'altro è richiesta la pubblicazione del testo integrale delle domande e dell'indicazione dei livelli di «non riposta». E non risulta che l'osservanza delle disposizione di legge sia facoltativa"."Stupisce – si legge sempre nella lettera – che la Doxa, il più anziano istituto demoscopico italiano, contrariamente a quanto previsto dalla normativa sulla diffusione dei sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa, abbia diffuso i risultati di una ricerca omettendo di indicare il testo integrale delle domande, ma scrivendo ad esempio solo «grado di accordo con la realizzazione della tramvia»."La cosa incredibile – sottolinea Razzanelli – è che è stata rinominata anche la «scala delle risposte», che da «molto, abbastanza, così così, poco e per niente» sono diventate «area positiva, area di miglioramento (equivarrebbe a così così? ndr.), area poco positiva e area critica». Pensare che non sono stati neanche evidenziati i «non sa/non indica» e che sono state omesse le percentuali relative ai motivi di accordo e di disaccordo"."Ancora più triste – prosegue Razzanelli – è l'alterazione subita da una domanda presente sul questionario che, va ripetuto, non è stato consegnato alla stampa. Ma vediamo la domanda: «Una volta ultimato il progetto e qualora la tramvia le assicurasse i collegamenti per lei necessari, lei la utilizzerebbe per i suoi spostamenti cittadini?» Questo quesito, nel commento della Doxa, diventa magicamente così trasposto: Il 74.6% del campione intervistato dichiara che ultimati i lavori utilizzerà il nuovo mezzo di trasporto pubblico del Comune di Firenze"."Ma l'Associazione tra gli Istituti di Ricerca, di cui Doxa è socio fondatore, ha anche sottoscritto con il Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti un protocollo d'intesa che impegna a fare in modo che la pubblicazione dei risultati di sondaggi sia sempre corredata dalle informazioni previste dal codice Esomar (Associazione Europea Ricerche di Mercato) – conclude il capogruppo dell'Udc –. Banalmente, i sondaggi consistono in domande e in percentuali di risposta ma se, com'è avvenuto in questo caso, non si divulga il quesito posto agli intervistati e le risposte vengono riaggregate a posteriori, è evidente che decade la possibilità di valutare oggettivamente la qualità del dato e, quindi, il suo significato". (uc)