Tramvia, presentati i risultati del sondaggio Doxa sulla mobilità. Il vicesindaco Matulli: "Una ricerca utile per capire come informare al meglio i cittadini"

"Un sondaggio utile per sapere come e su cosa vogliono essere informati i cittadini sul tema della tramvia, ma anche per conoscere meglio le modalità di spostamento e quindi la mobilità in città. E sulla base di quanto emerso da questa ricerca, abbiamo ridefinito i programmi di comunicazione per rispondere in modo più efficace alle richieste dei cittadini". E' quanto commenta il vicesindaco Giuseppe Matulli illustrando i risultati del sondaggio su mobilità e tramvia commissionato dal Comune alla Doxa. Abbiamo deciso di affidare a un soggetto terzo la realizzazione del sondaggio per garantire, in un momento caratterizzato da polemiche proprio su uno dei temi della ricerca, attendibilità e scientificità ai risultati. D'altronde – aggiunge il vicesindaco – non si tratta della prima indagine effettuata dall'Amministrazione sulle questioni della mobilità. Senza dimenticare che il sondaggio rappresenta soprattutto uno strumento grazie a cui il Comune può migliorare le modalità e gli argomenti della informazione ai cittadini sulla tramvia. Una informazione assolutamente doverosa, oltre che opportuna, visto che si tratta di un'opera pubblica decisa e confermata da quattro amministrazioni cittadine, finanziata da governi nazionali di diverso orientamenti politici, e per cui sono già stati firmati contratti e iniziati i lavori - precisa ancora Matulli –. L'Amministrazione ha il dovere istituzionale di realizzare le opere finanziate e quindi anche quello di coinvolgere il più possibile i cittadini nella discussione sui particolari del progetto e sulle modalità di realizzazione. E per questo è fondamentale fornire ai cittadini informazioni certe e attendibili".In dettaglio sono state realizzate 1.200 interviste telefoniche ad un campione rappresentativo della popolazione adulta residente a Firenze. L'indagine è stata condotta con metodo CATI tra il 23 novembre e il 1° dicembre 2007. Obiettivo la verifica delle abitudini di spostamento dei fiorentini, il livello di soddisfazione nei confronti del trasporto pubblico e i motivi di soddisfazione/insoddisfazione, le opinioni su alcuni aspetti legati alla mobilità nell'area metropolitana di Firenze, il grado di accordo con la realizzazione della tramvia, l'intenzione di utilizzarla e i motivi.Entrando nel dettaglio, la ricerca indaga sulle motivazione degli spostamenti giornalieri effettuati dal campione (il motivo principale è il lavoro con il 51,3%, seguito a breve distanza dalle commissioni e la spesa con 52,9% e dal tempo libero 47%) e sui mezzi utilizzati (il principale è l'auto con 52,4%, a seguire il bus Ataf con 51,2%, il 28,7% dichiarano di andare a piedi e il 24,8 di utilizzare moto/ciclomotore). La ricerca indaga quindi sui motivi alla base della scelta di non utilizzare i mezzi pubblici: il 32,6% dichiara di preferire il veicolo privato, il 27,3% di non avere a disposizione un collegamento utile per lo spostamento, il 26,4% dichiara di voler essere autonomo mentre il 25,6 evidenzia che i mezzi pubblici non sono puntuali. Rimanendo in tema di trasporto pubblico, l'indagine analizza anche la soddisfazione complessiva nei confronti del servizio di trasporto pubblico e i motivi. Il 42,9% si dichiara soddisfatto (27,6% pienamente, 15,3% con margine di miglioramento), il 40,9% evidenzia uno grado di soddisfazione medio-basso mentre il 16,2% esprime insoddisfazione. Tra i principali motivi di soddisfazione la comodità per gli spostamenti; la puntualità; il confort del viaggio e la velocità dello spostamento. Le ragioni dell'insoddisfazione sono invece la mancanza di puntualità; l'inefficienza del servizio; la lentezza per il traffico o perché mancano le corsie preferenziali; i mezzi sono troppo affollati. La stragrande maggioranza riconoscono poi il traffico di Firenze eccessivo e caotico: ben il 92%.Venendo poi ai quesiti sulla tramvia, praticamente tutti gli intervistati conoscono il progetto prima della descrizione effettuati dai ricercatori: 99,5%. Una conoscenza avuta dai giornali (71,8%), dalla tv (35,3%), dal passaparola (25,9%), dalle brochure informative (20,55). La ricerca indaga poi sul grado di accordo con la realizzazione della tramvia e sui motivi: ebbene il 57,6% si dichiara d'accordo (42,9% pienamente, 14,7% con margine di miglioramento), il 13,1% evidenzia un grado di accordo medio-basso mentre il 29,3% non è d'accordo. Tra i principali motivi di accordo: il tram assicura un trasporto pubblico più efficiente; contribuirà a collegare meglio le zone della città fra loro e la città con i comuni limitrofi; è un sistema di trasporto ecologico; è un sistema innovativo/ moderno; assicurerà il rispetto degli orari; si integra bene con il contesto urbano/monumentale. I motivi di disaccordo sono invece: non risolve il problema del trasporto/viabilità; i danni ambientali per l'abbattimento degli alberi; il disagio legato ai lavori; esteticamente sgradevole per il contesto storico/monumentale. Il sondaggio poi indaga sull'intenzione di utilizzare la tramvia in futuro. Ebbene il 74,6% del campione intervistato dichiara che ultimati i lavori utilizzerà il nuovo mezzo di trasporto pubblico: 43,8% sicuramente sì; 30,8% probabilmente sì. I non propensi a utilizzare la tramvia (21,7%) dichiarano prevalentemente che manterranno le proprie abitudini di trasporto, ovvero continueranno a utilizzare il mezzo privato. La ricerca indaga poi sulla percezione delle ricadute positive della tramvia sull'inquinamento: per quanto riguarda quello atmosferico, per il 61% degli intervistati il progetto avrà ricadute positive (16,1% sicuramente sì e 44,9% probabilmente sì). Per l'inquinamento acustico, invece, il 51,8% degli intervistati ritiene che la tramvia avrà ricadute positive (12,9% sicuramente, 38,9% probabilmente). Quindi oltre la metà del campione ritiene che il livello di inquinamento atmosferico e acustico migliorerà grazie alla nuova tramvia. Sulle informazioni relative al progetto, il sondaggio evidenzia come il 58,8% degli intervistati gradirebbe essere maggiormente informato: 25,2% molto e 33,6% abbastanza. Sul tipo di informazioni più gradite spicca lo stato di avanzamento dei lavori (47,8%) seguito dalla durata dei lavori (42,8%) e i percorsi/fermate (41,5%). Mentre per quanto riguarda i mezzi attraverso i quali gradirebbero ricevere informazioni, gli intervistati rispondono dai giornali (60%), dalle brochure informative (34,4%), dalla tv (34,1%).Infine l'ultima domanda relativa alle intenzioni di recarsi a votare per il referendum. Il 76,3% degli intervistati ha risposto che, se si votasse domani, andrebbe a votare, il 16,7% dichiara di no e il 7% che non lo sa. (mf)