Giovedì in Palazzo Vecchio l'inaugurazione di "spazio comune", la mostra dedicata a Firenze e ai giovani artisti
Il municipio come "luogo aperto", rivolto ai cittadini e alla creatività dei giovani artisti contemporanei. E' questa una delle finalità del progetto "Spazio comune" promosso dalla presidenza del consiglio comunale, dall'assessorato e dalla commissione cultura, tramite l'archivio Giovani Artisti, presentato questa mattina in Palazzo Vecchio.L'iniziativa si concretizza in una mostra di opere dedicate "alla storia di Palazzo Vecchio e ai valori che hanno fatto grande Firenze nel mondo", realizzate dagli artisti Gaia Bartolini, Leonora Bisagno e Lek Gjeloshi.«Questo progetto è stato ideato e promosso dalla direzione cultura - ha spiegato il presidente della commissione Dario Nardella - ed è in linea con l'immagine e sostanza in cui si sta trasformando Palazzo Vecchio, sempre più luogo aperto ai cittadini. Nel 2011 il Palazzo si trasformerà in museo della città quando a tutti gli effetti gli uffici istituzionali saranno trasferiti nell'attuale sede del tribunale. Fino a quella data non staremo fermi: ad esempio la sala al terzo piano è già stata recuperata ed è a disposizione di tutti. Un modo più suggestivo per affermare quello che vogliamo fare è aver promosso questo evento legato ai giovani e all'arte contemporanea, con la valorizzazione di artisti fiorentini a cui si vuole dare un'occasione di mostrare le loro opere. Vengono così soddisfatti tre obiettivi: favorire giovani artisti, aprire il palazzo alla città e dare una segno di vitalità all'arte contemporanea».«Il nome del progetto spazio comune' ha evidenziato Daniele Ciullini, della direzione cultura richiama ad un concetto chiave ovvero l'attività istituzionale che si allarga a nuova forma, un invito al dialogo e alla partecipazione. Abbiamo promosso un bando e una commissione ha selezionato tre artisti che lavorano e vivono a Firenze e che hanno in comune una fiorentinità internazionale. Accanto quindi all'idea del comune che si apre - ha proseguito Ciullini - affianchiamo un progetto dove le opere sono pensate per relazionarsi con la funzione storica, gli elementi architettonici e gli arredi di Palazzo Vecchio».«Questa è una proposta ha aggiunto il presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini - che vuole sottolineare il recupero dello spazio al terzo piano con la soddisfazione di utilizzare un luogo storico con obiettivi istituzionali e non solo. La nostra intenzione ha evidenziato Cruccolini - è quella di non fermarci qui, intendiamo infatti recuperare lo spazio come momento laboratoriale, fucina di stimoli, sensazioni e creatività. Stiamo inoltre lavorando per riportare alcune opere che adesso sono nel caveau di Palazzo Vecchio proprio nella sala del terzo piano. Crediamo molto nella contemporaneità - ha concluso - e vogliamo dare continuità a questo primo progetto in modo che non sia un episodio isolato».L'esposizione, che sarà inaugurata giovedì 20 dicembre a partire dalle 19 nella sala delle miniature, proseguirà fino al 20 febbraio 2008. Gli orari di apertura sono dalle 9 alle 17 tutti i giorni escluso il sabato e la domenica. (fn)