Sciopero Ataf, Checcucci (AN): «Nonostante la tariffa più alta d'Italia non si è riusciti a impedire il blocco»

«Nonostante la tariffa più alta d'Italia non si è riusciti a impedire lo sciopero proclamato dai sindacati di Ataf». Lo ha detto la consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci.«Prima di addossare l'esclusiva responsabilità del blocco ai lavoratori – ha aggiunto l'esponente del centrodestra – bisogna ricordare l'accordo sindacale tra azienda, Comune e Provincia, che risale al 2006 e che fu presentato come un presupposto indispensabile per il risanamento di un deficit di quasi 6milioni di euro. I patti prevedevano, tra l'altro, un allungamento dei turni per consentire un risparmio sul personale e che gli autisti potessero svolgere le mansioni sia di bigliettai che di controllori. Ad oggi, però, se i lavoratori hanno fatto la loro parte, non altrettanto si può dire del Comune e dell'azienda che, ricordiamolo, ha speso molto per risolvere il contratto con il direttore Sassoli da 500-800mila euro senza fare attenzione alla logica di austerità che ha chiesto invece al personale».«Addirittura - ha aggiunto Gaia Checcucci - per la manutenzione si opera su tre fronti, utilizzando anche una partecipata dell'azienda di trasporto pubblico, la Opitec. Questa attività poteva benissimo essere interna all'azienda e semmai, laddove si fosse dimostrata antieconomica, esternalizzata nel senso di affidata a seguito di regolare appalto di servizio. La Opitec è invece una società i cui dipendenti non lavorano il sabato e la domenica, creando notevoli problemi: se un autobus si rompe il venerdì è impossibile vederlo su strada il lunedì successivo».«Questi – hanno concluso la consigliera di AN - sono solo alcuni degli aspetti sui quali chiamo a rispondere l'azionista Comune il quale è responsabile del graduale sfaldamento dell'azienda e, conseguentemente, della compromissione di un fondamentale servizio pubblico». (fn)