Presentato questa mattina il bilancio per il 2007 delle attività del consiglio degli stranieri. Divina Capalad: "Siamo un organismo che sta crescendo sempre di più"
Tre mozioni, una risoluzione e un'interrogazione oltre a tanti progetti e manifestazioni promossi insieme ad associazioni e movimenti. E' il bilancio del consiglio degli stranieri per il 2007, un organismo che dal 2003 a oggi è cresciuto in maniera sempre più rilevante. Sono 23 i componenti del consiglio che rappresentano le varie comunità presenti sul territorio fiorentino e molti di loro ricoprono ruoli anche nei cinque consigli di quartiere."Il frutto di questo lavoro nel 2007 ha spiegato la presidente del consiglio degli stranieri Divina Capalad - è una grande quantità di progetti e appuntamenti che denotano una partecipazione e un rapporto continuo con l'amministrazione comunale"."Alcuni di questi atti - ha evidenziato il vicepresidente Assane Kebe -hanno avuto ricadute anche delle decisioni prese poi dal consiglio comunale, come la mozione sul diritto d'asilo approvata a febbraio, o quella per il compimento degli studi degli studenti stranieri o per il rinnovo dei permessi di soggiorno"."Spesso partecipiamo a incontri e riunioni con gli assessori e con il sindaco ha sottolineato Assane Kebe - anche per discutere dei problemi della città: com'è avvenuto nel caso del dibattito del 29 ottobre sui temi della sicurezza e dell'ordinanza sui lavavetri"."Non ci volgiamo fermare qui - ha proseguito Divina Capalad -per il prossimo anno abbiamo già in mente altri progetti come una rassegna cinematografica a gennaio e un progetto radiofonico a febbraio, senza dimenticare che, come ogni anno, aiuteremo e collaboreremo con gli organizzatori per l'allestimento del carnevale fiorentino nel mondo"."In questo momento - ha proseguito Divina Capalad -stiamo anche partecipando assieme alle altre consulte e consigli degli stranieri di comuni toscani per creare un coordinamento e confrontarci sul ruolo che abbiamo in ogni amministrazione"."Il nostro lavoro è sicuramente da apprezzare ha aggiunto l'altro vicepresidente del consiglio Dede Mehilli - , siamo un consiglio permanente e cerchiamo di impegnarci per quanto ci è possibile. Il contributo che cerchiamo di dare è svolto in maniera praticamente volontaria e nonostante tante difficoltà e grazie anche all'Ufficio della presidenza del consiglio, riusciamo a promuovere tante iniziative"."Organismi di rappresentanza degli stranieri ce ne sono tanti in Italia però spesso dopo la nomina non riescono ad andare avanti, non sono seguiti dal punto di vista istituzionale ha evidenziato il direttore dell'ufficio del consiglio Jacopo Giannesi -In questo caso invece c'è una volontà precisa dell'amministrazione di portare avanti tematiche che possano riguardare gli stranieri insieme e con l'aiuto dei consiglieri che rappresentano le varie comunità"."Senza dimenticarci - ha concluso Giannesi -che questo consiglio ha potere d'iniziativa ed è quindi un organismo attivo, può proporre atti da discutere in consiglio comunale e i suoi membri sono spesso chiamati a partecipare alle riunioni delle commissioni consiliari quando ci sono argomenti all'ordine del giorno che riguardano gli stranieri".(lb)