Tramvia, Verdi: «Ecco il nostro contributo per un progetto migliore»

Salvaguardare gli alberi, potenziare le piste ciclabili e migliorare la qualità urbana. I Verdi di Firenze hanno presentato, questa mattina in Palazzo Vecchio, «alcuni miglioramenti al progetto tramvia, volti a mitigarne l'impatto».«Oltre a tentare di risparmiare una trentina di lecci in viale Morgagni – hanno spiegato il capogruppo Giovanni Varrasi, Duccio Braccaloni, portavoce comunale, Mauro Romanelli, portavoce regionale, il capogruppo in Provinciale Luca Ragazzo, e Tommaso Grassi, capogruppo al Quartiere 5 di Firenze - abbiamo elaborato alternative progettuali in grado di risparmiare tutte le attuali alberature di via dello Statuto e di viale Giannotti».«Vogliamo anche ricordare – hanno aggiunto i cinque esponenti del Sole che ride – che è grazie alle revisioni al progetto iniziale del 2003, da parte del nostro assessore Claudio Del Lungo, se sono previsti 8 chilometri di piste ciclabili e più di 1000 nuovi alberi poiché nel primo progetto entrambe le cose non esistevano. I Verdi di Firenze, con queste proposte, forniscono il loro contributo per realizzare al meglio un'opera, i cui lavori sono già iniziati».«Non ci appassiona infatti un referendum a cantieri già aperti – hanno commentato Varrasi, Braccaloni, Romanelli, Ragazzo e Grassi – è poco serio e ha tanto il sapore di presa di giro per i cittadini, ai quali viene dato il messaggio che il loro voto non conterà niente. La consultazione doveva tenersi tre o quattro anni fa, all'indomani della presentazione del progetto, ma evidentemente Razzanelli ha preferito presentare ora il quesito, anche se rischia di essere inutile, per strumentalizzarlo in vista delle elezioni comunali del 2009».«Certamente è prevalente nel nostro gruppo dirigente l'orientamento a votare no – hanno concluso– ma ci riserviamo di riflettere ancora, e di ascoltare i nostri iscritti e simpatizzanti con lo strumento delle primarie programmatiche. E comunque ci interessa contribuire a migliorare il progetto, più che schierarci su un si o un no da tifosi, tutto politico». (fn)